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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Prà / Via Pra'

Al via la maxi petizione contro i cassoni della diga a Pra': come firmare

I comitati del ponente si sono uniti per avviare una raccolta firme per ribadire la contrarietà al progetto: "Stufi di subire servitù, preoccupati per salute e ambiente"

Avevano annunciato che, se costretti dalle circostanze, avrebbero unito le forze per avviare una grande raccolta firme, e in questi giorni lo hanno fatto: i comitati del ponente cittadino si sono messi insieme per lanciare una petizione contro la sistemazione della fabbrica dei cassoni della diga a Pra'.

A promuovere l'azione e ribadire la loro posizione, le associazioni Pegli Bene Comune, Amici di Pegli Lido, Fondazione Primavera e Comitato Palmaro. "Comune di Genova e Autorità Portuale hanno già cominciato a predisporre, al Porto di Pra’, l’area dove presto dovrebbe sorgere la fabbrica dei cassoni della nuova diga portuale di Genova - scrivono -. 104 cassoni di cemento, ognuno dei quali largo 50 metri e alto 40, più di un palazzo di 10 piani. Il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente di Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini dicono che l’unico problema per il ponente sarebbe l’oscuramento del panorama. Non è così".

Contro l'operazione si era espresso anche il consiglio del Municipio Ponente, chiedendo all'unanimità al presidente Barbazza e alla giunta di invitare con urgenza in consiglio municipale il presidente dell'Autorità di sistema portuale per ribadire la contrarietà del territorio all'ipotesi dei cassoni. Lo stesso presidente Guido Barbazza si era espresso a inizio dicembre: "Se si procedesse posizionando il cantiere a Pra’ [...] si avrebbe per svariati anni a venire una presenza ingombrante e poco gradita a quattro passi dalla pista ciclo-pedonale e dal nuovo parco delle dune, a poco più di mezzo chilometro dai Bagni Castelluccio e dalle case di Pegli Lido. Proprio davanti alle finestre di cittadini che, invece, aspettano da anni ulteriori opere di riqualificazione". 

I cittadini mostrano la loro insoddisfazione per l'ennesima servitù sul territorio del ponente, ma sono anche molto preoccupati per le possibili ricadute sulla salute e l'ambiente. Si chiedono perciò quali saranno, questa volta, le ripercussioni: "Conosciamo la quantità di polveri sottili generate dalla produzione dei cassoni - spiegano i membri delle associazioni - oltre a quelle emesse quotidianamente dalle attività portuali che già respiriamo? E che rendono il quartiere di Pra’ uno dei quartieri genovesi con il più alto tasso di incidenza di tumori nella popolazione? È stato realizzato uno studio sull’impatto acustico che la fabbricazione dei cassoni produrrà per i prossimi anni, chissà quanti? E soprattutto: siamo sicuri che le aree individuate per realizzare i cassoni, una volta terminato il cantiere, saranno dismesse e restituite alla cittadinanza? Siamo stufi di nuovi ampliamenti, prolungamenti, insediamenti portuali. Il nostro territorio va tutelato, valorizzato e fornito di nuovi servizi, non di nuove servitù. Come cittadini del ponente pretendiamo di essere ascoltati". 

È possibile firmare la petizione a questo link.

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