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Cronaca

Raffica di interventi per fungaioli dispersi, è allarme nei boschi liguri

Nell'ultimo mese due uomini sono morti, una decina quelli ritrovati dai soccorsi: l'ultimo nell'entroterra di Chiavari sabato pomeriggio

Ancora un fungaiolo disperso nei boschi della provincia di Genova, ancora ricerche da parte dei Vigili del fuoco e delle squadre di soccorso che alla fine sono riusciti a trovarlo nel giro di poco tempo.

L’uomo, 70 anni, si era inerpicato sul monte Aiona, alle spalle di Chiavari, per cercare funghi, perdendo l’orientamento. La zona era però fortunatamente coperta da rete telefonica, ed è riuscito a dare l’allarme consentendo ai vigli del fuoco fuoco di individuarlo, recuperarlo e accompagnarlo a Pratomollo per un controllo medico precauzionale seguito dal rientro a casa. Una brutta avventura a lieto fine, insomma, soltanto l’ultima di una serie che nelle ultime settimane è cresciuta esponenzialmente. In certi casi con conseguenze fatali.

È il caso, per esempio, di Carlo Brignole, fungaiolo 49enne trovato senza vita in località Perlezzi, a Borzonasca, lo scorso 2 ottobre: uscito con un amico, si erano divisi e Brignole aveva perso l’orientamento, finendo per precipitare in un canalone. Una settimana prima, il 27 settembre, era stato un pensionato di 81 anni, Alberto Moscone, a perdere la vita, questa volta sul monte Penna. 

Anche lui era uscito per funghi con alcuni parenti, si era allontanato troppo separandosi dal gruppo e non era più riuscito a raggiungerlo: dopo 48 ore di ricerche, i vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo poco distante dall’ultimo punto in cui era stato avvistato.

Questi gli episodi finiti nella maniera peggiore, ma non si contano ormai gli interventi di vigili del fuoco e soccorso alpino per individuare escursionisti, ma sopratutto fungaioli, che per trovare ovoli e porcini si spingono nelle profondità dei boschi perdendo orientamento e cognizione del tempo e finiscono per non ritrovare più la vita del ritorno. 

Una decina i soccorsi nell’ultimo mese, interventi concentrati sopratutto sui sentieri del Tigullio e dell’entroterra o sulle alture di Voltri. E da parte dei soccorritori arrivano le raccomandazioni: mai aggirarsi per i boschi da soli se non si ha conoscenza del territorio, e mettersi sempre in condizione di poter chiedere aiuto. Non è un caso che anche in Liguria siano aumentati i download dell’app “Where Are U”, che consente di chiamare il numero unico di emergenza anche se si è privi di copertura inviando anche la posizione via gps.

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