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Cronaca Cornigliano

Ex Ilva, nuovo incidente in fabbrica: confermato lo sciopero

Giovedì si è verificato un deraglio di due carri sulla linea ferroviaria che conduce al 'Decatreno', il 20 ottobre manifestazione a Roma

Nuovo malfunzionamento all'ex Ilva di Cornigliano, a denunciare quanto successo nella giornata di giovedì 12 ottobre 2023 è stata la Rsu Acciaierie d'Italia di Genova. Secondo quanto riferito si è verificato un deraglio di due carri sulla linea ferroviaria che conduce al 'Decatreno'. Da tempo i lavoratori sono in agitazione e denunciano guasti e problemi di sicurezza, nelle ultime ore è stata inviata una lettera al premier Giorgia Meloni e la mobilitazione culminerà con lo sciopero di 24 ore per tutti i siti del gruppo siderurgico il 20 ottobre, con una manifestazione e un corteo a Roma.

Spiega il sindacato: "Il giorno precedente abbiamo effettuato una riunione, su nostra richiesta, sullo stato delle linee ferroviarie dei locomotori e dei carri. In questa riunione, per cui avevamo chiesto la presenza del direttore e del responsabile del personale che non si sono presentati, ci è stata illustrata la fotografia della situazione. Emerge una serie di richieste e ordini di acquisto, ma nessuna indicazione chiara e definita sulle tempistiche di intervento, nessuna programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, nessuna certezza sull' arrivo dei ricambi".

"A conferma della gravità della situazione e come purtroppo era immaginabile - prosegue la Rsu -  c'è stato un ennesimo deraglio proprio sulla linea ferroviaria che conduce al Decatreno i carri con i coils crudi da lavorare. Tale deraglio ci risulta essere avvenuto per la pessima condizione delle ruote dei carri, tanto che si valuta l'opportunità di dismetterne almeno parzialmente l'uso per alimentare l'impianto. Il recente fermo della gru/carroponte DT3 ha già costretto a elaborare un metodo alternativo per alimentare il magazzino, ovvero attraverso gli autotreni. Ma anche questa attività risulta ingestibile così come procedurizzata nella analisi di sicurezza. Siamo attualmente nell'incertezza di una procedura per gestire l'alimentazione dei coils crudi per il Decatreno. Ricordando che il Decatreno è il cuore dello stabilimento di Genova Cornigliano, senza il quale tutte le altre linee a valle si fermerebbero (zin3/zin5/ciclo latta), rinnoviamo la richiesta di un incontro con il datore di lavoro e il responsabile del personale. Siamo molto preoccupati per la situazione ingestibile e per l'assenza di risposte e attenzione da parte dell'azienda. Attendiamo una pronta risposta".

Nella giornata di giovedì c'è stato anche un incontro al Ministero delle imprese e del made in Italy con il ministro Adolfo Urso e alla presenza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell'assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti, che a margine ha dichiarato: "Nell’ambito della filiera dell’acciaio, l’ex Ilva costituisce ancora oggi un tassello indispensabile e strategico per una nazione industrializzata, oltreché un punto di possibile sviluppo. Abbiamo apprezzato le parole del ministro Urso, che ringraziamo per la sempre attenta disponibilità e la concreta capacità di analisi con cui ha ribadito la necessità di mantenere questa vocazione industriale, che caratterizza in maniera forte il tessuto economico del Paese. Continua però a essere fonte di preoccupazione la scarsa trasparenza, oramai di lunga data, dell’azionista di maggioranza nel condividere ed esplicitare progetti industriali e di investimento. Ci auguriamo che il difficile lavoro di tessitura che da mesi impegna il governo possa presto concretizzarsi in soluzioni positive per la Liguria e l’Italia intera, salvaguardando e rilanciando impianti e occupazione". Presenti anche il sindaco di Genova Marco Bucci (in collegamento) e l’assessore comunale Pietro Piciocchi. Al ministro è stata ribadita l’assoluta urgenza di arrivare a interventi duraturi, credibili e solerti per la stabilità e il futuro dell’azienda. Il ministro ha compreso la preoccupazione delle istituzioni e degli stessi sindacati assicurando che sono in corso trattative e che sono al vaglio anche possibili soluzioni, nell’assoluta consapevolezza da parte del governo della necessità di non pregiudicare la produzione dell’acciaio nel nostro Paese. Il ministro Urso ha anche assicurato che terrà sindacati e istituzioni costantemente informati sull’evolversi della situazione.

Toti e Benveduti a Roma

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