rotate-mobile
Attualità

Ondate di calore, Genova città monitorata, Uil: "Servono stati generali clima e lavoro in Liguria"

Genova è tra le 27 città monitorate dal Ministero della Salute per le ondate di calore, con il cosiddetto "Piano Caldo". Uil Liguria: "Sarebbe il caso di aprire gli stati generali del clima e del lavoro nella nostra regione"

L’estate ha appena fatto il suo ingresso e Genova è tra le 27 città monitorate dal Ministero della Salute per le ondate di calore, con il cosiddetto "Piano Caldo". Per adesso il bollino è ancora verde nel capoluogo ligure, ma in diverse città come Bolzano, Campobasso e Perugia la situazione sarà da allerta "arancione" già da domani.

Nell'estate 2022 comunque in Liguria il "bollino rosso" era durato per quasi una settimana: una situazione eccezionale che, se ripetuta, può avere conseguenze sulla salute, sull'ambiente, e anche sulla sicurezza dei lavoratori e sull'organizzazione del lavoro. Per questo Uil Liguria chiede un ripensamento nelle misure da intraprendere ma anche un maggiore impegno della politica e delle istituzioni per l’attivazione di sistemi di sicurezza differenti e un welfare all’altezza. 

"Sollecitiamo un lavoro di squadra tra livelli nazionali - spiegano da Uil Liguria - Regione Liguria e Comuni del territorio che ormai da decenni si ritrovano a dover gestire grandi emergenze. Sarebbe il caso di aprire gli stati generali del clima e del lavoro in Liguria. Sul territorio nazionale vivono circa 2,5 milioni di persone esposte al rischio tra calore, dissesto idrogeologico, precipitazioni violente, inondazioni, terremoti, scariche atmosferiche e potenziali incendi, con conseguenti instabilità delle strutture, caduta di materiali e assenza dei servizi strategici, quali: energia elettrica, acqua potabile, rifornimenti anche per tempi relativamente lunghi".

In Liguria, i calcoli di Uil, si parla di oltre 70 mila persone e se convivere con il rischio è quello che è stato insegnato fino a questo momento dalle istituzioni, il sindacato ritiene che si debba andare oltre: "Quando si registrano temperature molto elevate per molti giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento e assenza di ventilazione, le lavoratrici e i lavoratori impiegati nell’edilizia, in agricoltura, nell’industria e nei servizi, corrono rischi per la loro salute e la loro sicurezza. Il rapporto Ispra sullo Stato del clima in Italia nel 2021 conferma la tendenza al rialzo delle temperature e la riduzione delle precipitazioni, con eventi estremi. Per una prima valutazione del rischio calore, e in particolare per la previsione delle ondate di calore, un importante riferimento è costituito dai siti di istituzionali del Ministero della Salute e dell’Inail. Un altro importante riferimento è costituito dal sito del progetto Worklimate prototipo di piattaforma previsionale di allerta per un primo screening dei rischi legati allo stress da caldo per i lavoratori. È il momento di agire con il rinnovo di alcuni protocolli che mettano al sicuro i lavoratori con procedure ben definite e valide su tutto il territorio. Questo si può fare con l’impegno delle Prefetture, delle istituzioni, dei sindacati, delle associazioni datoriali insieme all’ ordine pubblico. Tutti soggetti che dovranno affrontare il tema della formazione e della riqualificazione interna".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ondate di calore, Genova città monitorata, Uil: "Servono stati generali clima e lavoro in Liguria"

GenovaToday è in caricamento