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Stop alle mascherine all'aperto, firmata l'ordinanza

Il dispositivo andrà portato con sé e indossato in caso di assembramenti. L'1 di aprile, se lo stato di emergenza non verrà prorogato, decadrà anche l'obbligo al chiuso. Ma non il green pass

Via le mascherine all'aperto da venerdì 11 febbraio, ma con l'obbligo di portarle con sé in caso di assembramento. È quanto prevede, in sintesi, la nuova ordinanza firmata oggi, martedì 8 febbraio, dal ministro della Salute, Roberto Speranza. L'uso delle mascherine rimane invece obbligatorio al chiuso.

"Nei luoghi all'aperto è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti", si legge nel provvedimento. Fino al 31 marzo 2022, invece, "è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private".

È la stessa ordinanza a chiarire chi non deve indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree: i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

"Accolgo con favore la nuova ordinanza del ministro Speranza di togliere l'obbligo di mascherine all'aperto anche in zona gialla - ha commentato il governatore Toti -. Una misura che fa parte di questo giusto percorso di riapertura deciso dal Governo, basato sull'evidenza scientifica e che segue l'andamento della curva epidemiologica, che sta finalmente calando. Dopo l'allentamento delle regole anti covid sulla scuola, anche questo è un passo importante verso un ritorno alla normalità".

"Una normalità che stiamo piano piano riconquistando - ha aggiunto il presidente Toti -, grazie alla grande campagna vaccinale, che ci sta permettendo di uscire dalla quarta ondata di questa pandemia, tutelando la nostra salute e, rispetto a un anno fa, preservando anche la nostra socialità.

"I dati ci dicono che l'incidenza in Liguria scende ancora - conclude Toti -, attestandosi a 1.223 mentre anche oggi si registra un calo degli ospedalizzati, che attualmente sono 713 con 31 pazienti ricoverati in terapia intensiva. Da inizio febbraio invece sono state somministrate 5.284 prime dosi, anche in questo caso abbiamo fatto l'ennesimo passo avanti per sconfiggere definitivamente il virus". 

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