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Venerdì, 26 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, il caso virtuoso di Bonassola: zero contagi e proposta di test sierologici per tutti

L'idea è di sottoporre a test gli abitanti per avere conferma che nessuno sia entrato in contatto con il virus

Zero contagi da coronavirus da inizio emergenza, una farmacia virtuosa che ha acquistato e regalato le mascherine (già distribuite) a tutti i residenti, e ora un test sierologico a tutta la popolazione per capire se qualcuno sia comunque entrato in contatto col virus, in modo da essere ancora più prudenti.

Succede a Bonassola, piccolo gioiello dello spezzino che conta ufficialmente su circa 850 abitanti che in inverno si riducono (c’è chi si sposta per lavoro) e che in estate aumentano esponenzialmente per i tanti turisti, alcuni “storici”, che accorrono per godersi il mare cristallino e i ritmi rallentati. 

La pandemia di covid-19 sembra aver voluto risparmiare il piccolo paese, dove l’età media è elevata: molti gli anziani, fascia di popolazione più fragile, ma proprio per questo tutti gli abitanti si sono comportati in modo virtuoso, limitando al massimo le uscite e indossando la mascherina anche quando di mascherine obbligatorie non si erano neppure ancora iniziato a parlare. A questo si aggiunge una gestione, da parte del sindaco Giorgio Bernardin, estremamente accurata, dove nulla è stato lasciato al caso e dove tutti sono stati controllati e informati praticamente “porta a porta”. 

Da qui l'idea, avanzata da un medico genovese in forze al San Martino, di sottoporre i residenti a test sierologico in ambito di indagine, alla luce proprio delle caratteristiche del paese: «Abbiamo lavorato molto a questa cosa con il dottor Schenone», conferma Bernardin. I test erano già previsti a partire da sabato 25 aprile, ma dal San Martino è arrivata una nota di precisazione.

«Con riferimento alla notizia di un’indagine epidemiologica della sierologia covid sulla popolazione del comune di Bonassola, apparentemente indenne da casi conclamati di infezione, la Direzione Strategica dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova desidera precisare che il professor Giancarlo Icardi, direttore del Laboratorio di Igiene del Policlinico e riferimento regionale e di ALISA per le analisi epidemiologiche sulla diffusione del virus, era stato contattato dal Comune di Bonassola per effettuare test sierologici sulla popolazione a fronte dell’effettiva assenza di casi conclamati di Covid-19. A suo tempo, dieci giorni orsono circa, l’indagine era stata considerata possibile, ma solo dopo un’attenta valutazione della fattibilità, oggi ancora in essere, ricordando che più comuni in regione a tutt’oggi risultano esenti da casi di Covid-19».

Se l'operazione venisse confermata, Bernardin assisterà a tutte le operazioni, così come si è già occupato di effettuare telefonate ai suoi cittadini per avvisarli della necessità di stare a casa, quando è scattato il lockdown, e ha poi distribuito le mascherine con l’aiuto dei suoi collaboratori. A Bonassola, una meta turistica molto ambita e frequentata in cui sono moltissime le seconde case, si è proceduto anche a controllare eventuali arrivi dopo il divieto istituito con l’apposito dpcm.

«Abbiamo una quindicina di persone arrivate da fuori regione - conferma Bernardin - alcuni si sono auto segnalati ai vigili, che hanno subito fatto un controllo, altri li abbiamo individuati noi, il paese è piccolo e tutti conoscono tutti, ci si accorge di un attivo anche da una luce accesa dove prima era spenta, e in quel caso siamo andati a casa e abbiamo imposto la quarantena».

Un piccolo borgo virtuoso, insomma, dove proprio la vicinanza e il senso di comunità, in un periodo in cui le distanze aumentano, hanno consentito di tenere lontano il nemico invisibile.

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