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VIDEO | Delitto Scagni, i genitori: "Sentenza già scritta"

La Corte di Assise si ritira in camera e Antonella Zarri e Graziano Scagni commentano il processo. Oggi è il giorno della sentenza per il figlio Alberto che ha ucciso la sorella Alice il primo maggio del 2022. "È una sentenza già scritta per evitare la valutazione sulle responsabilità delle istituzioni. Perché hanno voluto gettare fango sulla nostra famiglia? Ma che cosa abbiamo fatto di male noi? Siamo stati accusati di aver cresciuto un assassino dunque di essere gli assassini di nostra figlia".

Per la coppia il processo "è un'ipocrisia concordata per evitare un grosso lavoro sul discorso responsabilità delle responsabilità, su cui tra l'altro noi abbiamo fatto opposizione". La procura, infatti, ha chiesto di archiviare le accuse per due agenti della polizia e una dottoressa del centro di Salute mentale dell’Asl3.

Resta il processo per omicidio volontario e aggravanti a carico di Alberto. Il pm ha chiesto l’ergastolo così come il legale del marito di Alice, Gianluca Calzona, gli avvocati di Scagni, invece, hanno chiesto di riconoscere il vizio parziale di mente (mentre per i genitori il vizio sarebbe totale).

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