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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Toti bacchetta gli edili: "Bloccando la città si passa al torto". La replica: "Siamo in ginocchio"

Dopo le parole di Toti, la replica del gruppo "Basta crediti incagliati": "Noi, cittadini liguri, in ginocchio, abbiamo bisogno del supporto e della solidarietà del nostro presidente per riuscire a difendere il nostro lavoro, quindi il nostro futuro e le nostre famiglie"

Hanno fatto discutere le dichiarazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, arrivate verso l'ora di pranzo, a proposito del triplo corteo di stamattina degli edili contro lo stop al superbonus.

"Sulla necessità di intervenire sui crediti incagliati aiutando le imprese ho già espresso il mio pensiero con grande chiarezza - ha detto Toti -. Bloccare una città, con gravi disagi per lavoratori, imprese e famiglie non è una soluzione e, anzi, trasforma una ragione in un torto. Chi vuole solidarietà deve avere la stessa solidarietà per le vite altrui: ogni dialogo sarà possibile solo quando cesseranno i disagi per i cittadini genovesi".

Al presidente hanno replicato via social gli edili del gruppo "Basta crediti incagliati": "Caro presidente Toti, ci rammarica molto la sua uscita pubblica relativamente alla nostra manifestazione. Noi, cittadini liguri, in ginocchio, abbiamo bisogno del supporto e della solidarietà del nostro presidente per riuscire a difendere il nostro lavoro, quindi il nostro futuro e le nostre famiglie. Con viva e vibrante angoscia".

Parole di condanna all'esternazione di Toti sono arrivate anche dal consigliere comunale Mattia Crucioli (Uniti per la Costituizione): "Esprimendo la massima solidarietà a tutti i lavoratori edili che, per la seconda volta in pochi giorni, sono scesi in piazza a Genova a centinaia per protestare contro i provvedimenti del Governo che mettono a repentaglio l'intera categoria, desidero prendere distanza dalle irricevibili dichiarazioni del presidente Toti che trovo gravemente inadeguate oltre che lesive dei diritti di sciopero e di manifestazione sanciti dalla Costituzione. Il malessere di questi lavoratori è purtroppo solo l'anteprima di una crisi profondissima che vedremo aprirsi nei prossimi mesi. Compito della politica è farsene carico e schierarsi al fianco dei cittadini, non certo quello di condannarli e reprimerli".

Solidarietà ai lavoratori è arrivata anche dal Pd, per voce del senatore ligure Lorenzo Basso: "Senza alternative non si può cancellare il superbonus. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio. Il governo preferisce favorire il lavoro precario e diminuire la trasparenza e la sicurezza con l'autorizzazione dei subappalti a cascata del nuovo codice appalti". E il consigliere regionale Pippo Rossetti commenta: "La manifestazione di oggi, che blocca tutta Genova, è il sintomo di un grandissimo malessere che non sfugge ai cittadini ma sfugge forse a Toti, che attacca i manifestanti perché bloccano la città. Parliamo di aziende che si ritrovano con milioni di euro di crediti incagliati, stipendi non pagati da mesi e il rischio di fallimento. Di fronte a questa situazione sarebbe più interessante sapere cosa fa Toti, e non cosa dice sulla manifestazione, ci piacerebbe capire quali sono le proposte che il centrodestra regionale e il centrodestra al governo stanno mettendo in campo".

In serata, Toti è tornato a parlare degli edili con una proposta: "Siamo pronti ad aprire un tavolo di lavoro con la categoria per valutare le eventuali misure di carattere regionale per venire incontro alle esigenze delle imprese. Condividerò le proposte che ci verranno consegnate nelle prossime ore anche con i governatori delle altre Regioni e con il Governo stesso ben comprendendo il momento difficile che vivono le aziende e allo stesso tempo la difficoltà dell’esecutivo di mantenere un equilibrio nei conti dello Stato". Ma ripete: "Pur comprendendo anche l’esasperazione di chi vede a rischio la propria attività o il proprio posto di lavoro ho ribadito inaccettabili forme di protesta che penalizzano cittadini, famiglie e imprese genovesi, invitando i manifestanti di oggi a scegliere forme di protesta maggiormente rispettose della vita altrui e ribadendo loro che le porte della Regione e delle istituzioni cittadine più in generale saranno sempre aperte per un confronto costruttivo se non si ripeteranno nuove proteste come quella di oggi".

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