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Morte Berlusconi: minuto di silenzio ma diversi consiglieri escono dall'aula

È successo nei consigli di municipio di Centro Ovest e Valpolcevera - riuniti in una seduta congiunta - e Media Val Bisagno: diversi consiglieri sono usciti dall'aula

Dopo la notizia della morte dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, anche dalla Liguria sono partiti diversi messaggi di cordoglio, con le bandiere del palazzo della Regione a mezz'asta e il maxischermo di piazza De Ferrari a trasmettere una speciale dedica.

Nell'ambito di diversi appuntamenti istituzionali - prima dell'inizio - è stato osservato il tradizionale minuto di silenzio ma non tutti hanno partecipato ed è scoppiata la polemica: la Lega ha sottolineato che, durante il consiglio congiunto dei municipi Centro Ovest e Valpolcevera, alla richiesta dei rispettivi presidenti a osservare un minuto di silenzio per Berlusconi, alcuni consiglieri di centrosinistra si sono alzati e hanno abbandonato l’aula. "Un comportamento irrispettoso per l’uomo e per le istituzioni. Vergogna" tuonano i capigruppo della Lega in municipio Centro Ovest Andrea Ferrari e municipio Valpolcevera Luciana Macera.

Non è successo solo in quell'occasione: il consigliere del municipio Media Val Bisagno Federico Giacobbe (M5s) ha rivendicato sui social la sua scelta di non partecipare. "Oggi prima della seduta di seconda commissione - ha scritto - è stato fatto un minuto di silenzio per la morte di Silvio Berlusconi e io sono uscito dall’aula. Sono molto dispiaciuto e provo un profondo rispetto per il dolore dei familiari per la morte di un padre e di un marito, ma ritengo francamente che la sua figura rappresentativa non meriti un riconoscimento a livello istituzionale e questo lo voglio gridare forte e chiaro senza nascondermi dietro la retorica del rispetto che si deve alla morte. Per quanto mi riguarda Silvio Berlusconi a cui sono state certificate condanne legate a rapporti con la mafia, ha peggiorato questo Paese come politico e come imprenditore mettendo in discussione la legge con disprezzo e arroganza e contribuendo in modo decisivo a creare una figura della donna superficiale e mercificata. Se eroi come Falcone e Borsellino hanno sacrificato la propria vita per tentare di dare un futuro diverso a tutti noi, mi sembra quantomeno il minimo potere avere il coraggio di prendersi la responsabilità di prendere una posizione netta".

In serata il commissario cittadino di Forza Italia Mario Mascia ha commentato: "Mi viene in mente una domanda che fa da strofa a una famosa canzone di Vasco Rossi: però la dignità, dove l'avete persa? Chi si comporta così, sbattendo la porta in faccia al ricordo di una persona morta intende negare la sua dignità, che le compete a prescindere da ogni opinione o comportamento abbia serbato in vita. Siamo agli antipodi dei tanto decantati valori costituzionali di rispetto del principio di uguaglianza per cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".

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