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Sequestro a Edenred: la preoccupazione dei ristoratori genovesi

Dopo il caso di Qui!Group "tantissimi pubblici esercizi della città - rimarca Paolo Barbieri, direttore provinciale Confesercenti - sono ancora scottati da quel crac che costò loro migliaia di euro di mancati rimborsi"

Dopo il crac di "Qui! Group" solo pochi anni fa, a Genova desta particolare preoccupazione la vicenda giudiziaria che ha coinvolto i vertici di Edenred Italia, società specializzata nell’erogazione di buoni pasto e ticket restaurant, a cui la guardia di finanza ha sequestrato 20 milioni di euro nell’ambito di un’indagine per truffa aggravata, turbativa d’asta e illeciti amministrativi.

"Tantissimi pubblici esercizi della città - rimarca Paolo Barbieri, direttore provinciale Confesercenti - sono ancora scottati da quel crac che costò loro migliaia di euro di mancati rimborsi, e il fatto che la stessa Edenred abbia prima sbloccato una tranche di pagamenti e subito dopo abbia stornato il bonifico, ricorda un preoccupante déja-vu. Per questo Confesercenti sta monitorando il caso con estrema attenzione, chiede alla pubblica amministrazione di adottare strumenti di garanzia nell’assegnazione delle gare d’appalto per i buoni pasto e appoggia tutte le iniziative che i titolari di bar e ristoranti vorranno mettere in atto".

Matteo Zedda, membro della direzione provinciale della Fiepet (Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici), conclude: "Siamo in presenza di una vicenda ancora in fase di sviluppo e rispetto alla quale monitoriamo la situazione con grande attenzione, nella speranza che la solidità internazionale di quella che è una multinazionale possa sopperire alle difficoltà del ramo italiano, ma proprio il doloroso precedente del gruppo Fogliani deve essere da monito a tutti".

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