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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Valbisagno / Via Gualco

Chiusura Technisub, l'incontro in Comune: "Lavoriamo per trovare altri investitori"

Aqualung - proprietaria del brand genovese - è pronta a facilitare l’ingresso di nuovi soggetti industriali sul territorio, lasciando in fabbrica i macchinari e le attrezzature e mantenendo a Genova il marchio Technisub

Al lavoro per scongiurare la chiusura della genovese Technisub, di proprietà della multinazionale francese Aqualung, dopo l'annuncio di quest'ultima di voler delocalizzare le produzioni in Inghilterra entro il 2025. Mercoledì mattina l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Genova Mario Mascia ha ricevuto a Palazzo Tursi i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, le Rsu dei lavoratori Technisub, un rappresentante di Confindustria, il legale rappresentante di Technisub e il procuratore di Aqualung. All’incontro ha partecipato anche il presidente del Municipio Valbisagno Maurizio Uremassi.

Dall'incontro è emerso che Aqualung è pronta a facilitare l’ingresso di nuovi soggetti industriali sul territorio, lasciando in fabbrica i macchinari e le attrezzature e mantenendo a Genova il marchio Technisub con sede in via Gualco, attivo nella subacquea. Dunque la sfida, ora, è cercare possibili soggetti interessati a subentrare ad Aqualung, se necessario anche attraverso la riconversione dello stabilimento pur di salvare il lavoro dei 48 operai attualmente impiegati.

"Ho ribadito all’avvocato Saverio Schiavone, rappresentante della proprietà - dice l’assessore Mascia - che vogliamo tutelare i 48 lavoratori con le loro famiglie, la loro professionalità e il marchio Technisub, che rappresenta non solo il made in Italy, ma soprattutto il made in Genova. Teniamo a questo stabilimento e lavoreremo per non perdere un pezzo importante della industria cittadina. Con le sigle sindacali e con le parti datoriali abbiamo concordato che non vi saranno fughe in avanti nella gestione di questa delicata vertenza e tutti gli step saranno preventivamente condivisi".

La proprietà ha ribadito che non tornerà indietro sulla decisione industriale di una razionalizzazione del gruppo Aqualung, con delocalizzazione in Inghilterra di una parte delle produzioni che nascono nello stabilimento genovese: "Oggi però - continua Mascia - abbiamo ricevuto la rassicurazione che non verrà aperta nessuna procedura dall’azienda senza il confronto con il tavolo sindacale e che Aqualung è pronta a facilitare l’ingresso di nuovi soggetti industriali sul territorio, lasciando in fabbrica i macchinari e le attrezzature e mantenendo a Genova il marchio Technisub. Come amministrazione faremo la nostra parte, affiancando Confindustria nella ricerca di possibili soggetti interessati a subentrare ad Aqualung, se necessario anche attraverso la riconversione dello stabilimento, fermo restando che la nostra priorità rimane il lavoro di 48 operai e la salute delle loro famiglie. A breve incontreremo i rappresentanti di Aqualung e Technisub con Confindustria e di seguito riconvocheremo il tavolo con le sigle sindacali e i lavoratori per comunicare tutti gli sviluppi e gli aggiornamenti della vicenda".

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