Ritardo costruzione ponte obliquo, il comitato di Sestri: "Rischiamo la vita, presentiamo esposto in Procura"
La demolizione del vecchio impalcato ha cambiato la viabilità facendo riversare il traffico sulle vie interne del quartiere. I residenti denunciano da tempo la pericolosità delle strade dove auto e camion per transitare salgono sui marciapiedi
Non c'è ancora traccia del ponte obliquo sul Chiaravagna, previsto entro giugno.
"Il cantiere è abbandonato come lo siamo noi cittadini", torna a denunciare a nome del quartiere, Giuseppe Volpe, 63 anni, residente in via Ravaschio dal 2013. "Mancano ancora le solette per reggere l'impalcato e senza ponte il quartiere è bloccato nel traffico". Il mese scorso in consiglio comunale, rispondendo a una interrogazione del pentastellato Fabio Ceraudo, l'assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi si era scusato con i cittadini ammettendo il ritardo dovuto alla scoperta di amianto nel cantiere; l'opera era iniziata nel maggio del 2021 con la demolizione della vecchia passerella. L'impalcato metallico del nuovo ponte, invece, è già realizzato e si trova nella sede del costruttore, vicino a Verona.
Al momento però in zona regna il disagio soprattutto dovuto alle modifiche alla viabilità, obbligatorie dopo l'abbattimento del vecchio manufatto, che portato un flusso di auto e spesso anche furgoni o camion nelle vie parallele strette e inadeguate: "Rischiamo di essere schiacciati sul marciapiede regolarmente montato dalle auto - continua Volpe - evidentemente per i nostri amministratori e vigili urbani salire sul marciapiede con le auto è normale, non sappiamo a chi rivolgersi, aspettando la tragedia. Non ci resta che un esposto alla procura della repubblica, per inchiodarli alle proprie responsabilità".