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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Centro / Largo Eros Lanfranco

"Basta morti sul lavoro": anche a Genova lo sciopero nazionale di edili e metalmeccanici

La protesta dopo il crollo nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze (mentre a Genova nel 2023 si sono contati ben due incidenti sul lavoro, sempre per la costruzione di un centro della stessa catena)

Mercoledì 21 febbraio anche a Genova gli edili e i metalmeccanici incrociano le braccia per due ore, per dire "basta morti sul lavoro" specialmente dopo la tragedia di Firenze (e gli altri episodi avvenuti nel capoluogo ligure). Previsto presidio e manifestazione di protesta davanti alla Prefettura. Alla protesta di questi lavoratori si aggiunge anche quella dei lavoratori Ikea del punto vendita genovese, a Campi.

"Il crollo avvenuto nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze è l’ennesima e insopportabile tragedia di morti sul lavoro. A essere coinvolto il sistema dei subappalti che produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione e quindi sulle persone" ribadiscono Cgil e Uil.

"Nell’esprimere totale vicinanza alle famiglie delle vittime, diciamo anche con forza che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere rimesse al centro dell’attenzione della politica che deve attivarsi per soluzioni concrete, a partire dai luoghi a maggior rischio come i cantieri. A oggi, in questo, il governo è latitante" dicono le organizzazioni sindacali che, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil - hanno dichiarato lo sciopero per mercoledì.

"In Liguria sono state quasi 20 mila le denunce di infortunio sul lavoro nel 2023, con 22 vittime sul lavoro - commentano Cgil Liguria e Uil Liguria -. La media ligure è di 1 morto sul lavoro ogni 16,6 giorni ed è totalmente inaccettabile: ci auguriamo che la manifestazione di mercoledì venga pienamente recepita dalla politica a ogni livello, per prendere misure di protezione che in questo Paese arrivano troppe volte dopo le tragedie, anziché prima".

Al coro di proteste si unisce anche quella della Cisl che si sta mobilitando con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative sui territori. "La tragedia di Firenze è l’ennesimo evento di una strage che deve finire, basta con questa striscia di sangue che continua a colpire anche la nostra regione  che si conferma maglia nera del Nord Ovest per quanto riguarda le ispezioni sui posti di lavoro con un tasso di irregolarità del 72% rispetto al 65% delle altre regioni vicino a noi. Servono più controlli, più ispezioni e più ispettori sul territorio, più risorse e interventi concreti, banche dati incrociate, rating sociale per le imprese, con una patente a punti che premi le realtà virtuose. E poi serve un grande investimento sulla prevenzione, formazione e una stretta su sanzioni e repressione. Chiediamo una massiccia presenza in queste assemblee per sensibilizzare l’attenzione su quella che è una vera emergenza nazionale" spiega la Cisl Liguria.

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