Morta dopo asportazione neo, arriva il ricorso in Appello: "Certi che Roberta avrà giustizia"
Il "santone" del centro olistico, Paolo Bendinelli, e il medico bresciano Paolo Oneda sono stati condannati per omicidio colposo mentre la psicologa Paola Dora è stata assolta. Secondo il giudice, per riassumere, i due imputati sottovalutarono il rischio e le condizioni della donna, ma non ci fu dolo
A fine febbraio erano state depositate le motivazioni della sentenza di primo grado del processo per i fatti che hanno portato alla morte di Roberta Repetto, 40enne uccisa dalle metastasi di un tumore dopo l'asportazione di un neo sul tavolo della cucina del centro Anidra di Borzonasca e curata per due anni con tisane e meditazione.
Adesso, una nota diffusa dai parenti di Roberta rende noto che è stato depositato, da parte della Procura della Repubblica, l'atto di appello avverso alla sentenza che ha visto condannati per omicidio colposo Paolo Bendinelli e Paolo Oneda e assolta l'imputata Paola Dora: "La famiglia Repetto rinnova piena fiducia nelle istituzioni, certa che Roberta avrà giustizia".
Riassumendo, il "santone" del centro olistico, Paolo Bendinelli, e il medico bresciano Paolo Oneda sono stati condannati a tre anni e quattro mesi ciascuno per omicidio colposo mentre la psicologa Paola Dora è stata assolta. Secondo il giudice, per riassumere, i due imputati sottovalutarono il rischio e le condizioni della donna, ma non ci fu dolo.
Ma la famiglia di Roberta si era da subito dimostrata scettica: "Verrà preparato il ricorso in corte d'Appello e rimaniamo certi che la giustizia proseguirà, inevitabile, il suo corso. Emergono contraddizioni e una sottovalutazione del fenomeno della manipolazione mentale nonostante la copiosa letteratura scientifica che dimostra le dinamiche di plagio e le perizie psichiatriche ordinate dalla Procura di Genova. Chi, lucidamente, si sarebbe sottoposto a un intervento senza anestesia in un luogo non sterile, senza preventivamente consultarsi con i suoi parenti e decidendo di non chiedere i giusti aiuti a seguito delle successive sofferenze solo sul sentito dire di qualcuno? Forse quel qualcuno aveva così potere da annientare il potere personale di scelta? Chiediamocelo tutti".