Bomba nel cassonetto a Principe, attentato ripreso da una telecamera
Il cassonetto per la raccolta della plastica esploso a Principe è saltato in aria per via di una bomba. La procura ritiene si tratti di un attentato. Ma l'autore del gesto non ha fatto i conti con la telecamera posta proprio sopra la campana
Con il passare delle ore i primi sospetti sono diventati certezze: l'esplosione avvenuta ieri intorno alle 14.30 poco distante dalla stazione Principe e dal commissariato Pré è di matrice dolosa. Non si è trattato di un petardo o di una semplice bravata, ma di un gesto dimostrativo. Artificieri e agenti della scientifica hanno trovato una bomboletta con tracce di liquido esplosivo e un timer rudimentale.
Per gli investigatori della Digos «si tratta sicuramente di un gesto doloso, di un attentato» anche se «non è arrivata ancora alcuna rivendicazione», dice il procuratore Michele Di Lecce. La procura ha disposto il sequestro delle immagini della telecamera posta esattamente sopra i cassonetti, la stessa che trasmette anche su internet.
Ieri poco dopo l'esplosione, il dispositivo è rimasto per qualche minuto non disponibile on line e oggi è rivolto verso la stazione, dalla parte opposta rispetto al cassonetto. Questo per dire che chi ha agito probabilmente non si è accorto della presenza della telecamera. Forse una semplice disattenzione oppure un'ingenuità dovuta alla scarsa esperienza in fatto di attentati.
«Nei prossimi giorni - ha spiegato il procuratore capo Michele Di Lecce - apriremo un fascicolo per danneggiamento. Ma le indagini sono a tutto campo. Non escludiamo alcuna ipotesi». Nel frattempo gli inquirenti stanno analizzando le immagini della telecamera, perlomeno fino al momento dell'ultimo svuotamento del cassonetto.