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Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

"Vergogna Regione Liguria": la protesta degli animalisti contro la caccia con arco e frecce

Più di cento persone si sono ritrovate in piazza De Ferrari per protestare con striscioni e cartelli di protesta

Mentre non si ferma l'azione di mail bombing diretta alla Regione Liguria contro la caccia con arco e frecce - provvedimento che sta causando anche malumori interni alla stessa maggioranza - nel tardo pomeriggio di domenica diverse associazioni animaliste hanno organizzato un presidio in piazza De Ferrari. Più di cento persone si sono ritrovate sotto la sede della Regione per protestare. A partecipare anche politici locali, appartenenti a diversi partiti.

In prima fila, nell'organizzazione, il movimento Centopercentoanimalisti: "Quella della caccia con arco e frecce è una pratica tra le più cruente in assoluto, considerando che gli animali feriti vagano anche per settimane disperati, andando incontro a una morte atroce".

Presidio animalisti contro caccia con arco e frecce

Pierluigi Castelli, presidente della sezione Lndc Animal Protection di Genova, commenta: “Siamo felici di questa grande partecipazione, dobbiamo far sentire forte e chiaro la nostra voce in difesa degli animali. Questo emendamento non solo è crudele e insensato, ma in qualità di veterinario, mi sento di dire che è dannoso anche dal punto di vista sanitario, perché si rischia di diffondere la peste suina a causa del dissanguamento a cui gli animali trafitti vanno incontro”. Piera Rosati, presidente nazionale Lndc Animal Protection, aggiunge: "È arrivato il momento per i politici di non fare passi indietro ma di guardare avanti e ascoltare la voce della maggior parte degli italiani che dice basta, che non ne può più di tutta questa crudeltà gratuita e noi continueremo a fare la nostra parte.”

Alcuni striscioni e cartelli esposti hanno associato la giunta ligure guidata da Giovanni Toti a quella trentina di Maurizio Fugatti finita nel mirino degli animalisti dopo i casi dei decreti per l'abbattimento di orsi e lupi: "Toti come Fugatti", "Liguria-Trentino nessuna differenza, complici della loro sofferenza", "Vergogna Regione Liguria" e altri.

Intanto non si ferma nemmeno la raccolta firme lanciata sul web (Change.org), che ha superato le 75 mila adesioni: "Tale petizione - scrivono i proponenti - dovrebbe interessare tutte le persone, perché è aberrante nel 2023 sottoporre gli animali a delle atroci sofferenze e mettere in pericolo anche persone che passeggiano nei boschi".

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