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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Pescherie, ghiaccio nei tombini e cattivi odori: "È vietato"

"Ad oggi gli unici metodi consentiti per lo smaltimento del ghiaccio di risulta sono attraverso il wc o il lavandino", ha spiegato il consiglio comunale l'assessore Campora, proponendo un incontro, anche con Amiu, per trovare una soluzione

Tra gli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, affrontati nel corso della seduta del consiglio comunale di martedì 11 ottobre 2022, il consigliere Franco De Benedictis (Fratelli d'Italia) ha interrogato la giunta circa lo smaltimento del ghiaccio di risulta delle pescherie.

"Le pescherie non sanno dove smaltire il ghiaccio di risulta delle loro attività", fa presente De Benedictis, che sottolinea il problema dei cattivi odori, che, specie nella stagione estiva, emanano i cassonetti per la raccolta indifferenziata dove il ghiaccio viene conferito.

La replica dell'assessore all'ambiente con delega ai rifiuti Matteo Campora. "L'articolo 10.3 del Regolamento per la Gestione nei Rifiuti Urbani vieta il conferimento del ghiaccio di risulta nei cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti urbani e neppure nelle caditoie stradali. Questo perché il percolamento del ghiaccio può determinare cattivi odori", ha spiegato l'assessore.

"Ad oggi gli unici metodi consentiti per lo smaltimento del ghiaccio di risulta sono attraverso il wc o il lavandino. Detto questo, comprendendo lo spirito dell'interrogazione del consigliere De Benedictis, credo sia opportuno un incontro con i rappresentanti delle associazioni delle pescherie - conclude Campora -, al fine di trovare una soluzione come abbiamo fatto qualche anno fa per il ritiro del polistirolo. La partecipazione di Amiu all'incontro servirà a venire incontro a questa legittima richiesta che potrà agevolare il loro lavoro".

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