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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Mozione contro "la pessima abitudine di tenere le porte dei negozi spalancate"

Nel corso della seduta di martedì 26 luglio il consiglio comunale ha approvato la mozione 'Danno economico e danno ambientale abitudini da rivedere', presentata da Valter Pilloni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Sulla pessima abitudine di tenere le porte dei negozi spalancate ,in risposta ad una suggestione di marketing ancora da dimostrare, il consigliere comunale Valter Pilloni ha presentato una Mozione , che è stata portata all’attenzione del consiglio comunale passando con il parere favorevole dei consiglieri seppur con qualche astenuto. Rimane sempre un buon segnale che ci lascia ben sperare per il prossimo futuro dove anche a Genova si lavorerà per contenere questa assurda abitudine. In premessa Pilloni ci tiene a chiarire che questa mozione non punta il dito contro gli ignari commercianti ,anch’essi vittime di un malcostume oramai diffuso in tutto il paese, ma piuttosto da chi non ha spiegato loro quanto sia dannoso questo comportamento.

Ecco di seguito l’intervento del consigliere Pilloni. Sig. Presidente e gentili consiglieri Mentre lo scontro armato tra Ucraina e Russia prosegue senza sosta , prendiamo atto che stiamo vivendo una situazione in cui permangono grandi incertezze circa la disponibilità e i costi delle risorse energetiche necessarie ai bisogni futuri del paese. Stiamo vivendo una crisi di cui nessuno è in grado di prevederne l’ evoluzione. Il presidente Putin continua ,a fasi alterne, a minacciare il blocco delle forniture di gas mentre il presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen parla già di economia di guerra e annuncia un piano per ridurre i consumi del gas del 15% . Rischiamo di passare dal caldo torrido di questi mesi, al freddo di un inverno che non tarderà ad arrivare. E’ imperativo avviare una politica di risparmio dei consumi . Da oggi in poi la parola d’ ordina dovrà essere sobrietà. La ministra per la transizione ecologica francese ha annunciato ieri l ‘emissione di un decreto che vieta il mantenimento delle insegne luminose tra l’ una e le sei del mattino Tuttavia nonostante la gravità della situazione osserviamo che vi sono realtà , tutte da decifrare ,dove impunemente si continua a sprecare energia elettrica per illuminare palazzi deserti, gallerie inutilizzate, piazze e vie anche nelle ore diurne. Tra coloro che sprecano energia bisogna aggiungere una parte rilevante dei 700 mila connazionali proprietari di piccoli e grandi esercizi commerciali E' vero infatti che anche nella nostra citta ,non viene tenuto in debito conto che mantenere le porte dei propri esercizi commerciali spalancate vanifica in larga misura il lavoro dell'impianto di condizionamento , con un incremento del consumo e dei costi prossimo al 40% . A questo primo danno economico si aggiunge quello più subdolo e meno evidente dell’aumento delle emissioni di Co2 in atmosfera che in un gioco perverso continua ad alimentare un feed back positivo di cui oggi conosciamo le tragiche conseguenze. Come dice il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres: stiamo bussando alla porta della catastrofe ambientale. La crisi climatica corre più velocemente delle nostre decisioni. Bisogna andare oltre le dichiarazioni di buona volontà a cui ci hanno abituato i convegni internazionali .50 anni di proclami senza alcuna vera ricaduta positiva .Tenere le porte dei negozi chiuse non salverà il pianeta ma è un atto semplice e di grande valore simbolico . Se non riusciamo a mettere in pratica questo piccolo gesto di buon senso figuriamoci quando saremo chiamati a confrontarci con scelte draconiane. Ciò che si richiede al Sindaco e alla Giunta è un provvedimento come quelli allo studio, o già applicati in altre città, come Milano , ( ordinanza sindaco Sala ) Novara,Modena ,Pavia, Bologna, Lecco, Parma, Torino, Mantova, Perugia, Reggio Emilia e infine Trento dove si può scegliere tra porte chiuse o condizionatori spenti e quindi multe ai trasgressori da 83 euro a 498 euro . A proposito di multe ,segnalo che ,da qualche giorno a Parigi i negozianti che non rispetteranno questa indicazione saranno sanzionati con 150 euro In alternativa alla chiusura totale delle porte, i meno arrendevoli , potrebbero valutare soluzioni in grado di ridurre la dispersione termica ,come ad esempio : le porte girevoli o a chiusura automatizzata e temporizzata o infine ancora le barriere a lame d’aria . Concludendo, quindi ,niente di ideologico o talebano ma semplicemente uno sprono alla mitigazione . Chiediamo quindi al sindaco e alla giunta di prendere atto di questa mozione e di agire conseguentemente lavorando per adottare anche , nella nostra citta , tutti i provvedimenti possibili per ridurre al minimo lo spreco energetico e il danno ambientale prodotto da questa dannosa consuetudine.

Walter Pilloni consigliere comunale lista civica Vince Genova e divulgatore ambientale.

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