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Cronaca Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

Maxi schermo De Ferrari, Crucioli chiede la rimozione "dell'orrendo catafalco luminoso"

"Il maxi schermo ha ricevuto tutti gli assensi, in primis dalla Sovraintendenza, e mi risulta che sarà mantenuto per tre anni". Così il vice sindaco Pietro Piciocchi, rispondendo a un'interpellanza del consigliere di Uniti per la Costituzione

Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione ha intenzione di presentare in consiglio comunale un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la giunta a chiedere la rimozione immediata "dell'orrendo catafalco luminoso da piazza De Ferrari", come definisce il maxi schermo sul palazzo della Regione.

In occasione del consiglio comunale di martedì 2 maggio 2023 Crucioli ha presentato un'interpellanza, in cui si legge: "preso atto che - scrive il consigliere - come disposto dall'articolo 23, comma 1, del D.Lgs. 285/1992 e ss.mm.ii. (cd. Codice della strada) lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono ingenerare confusione con la segnaletica stradale".

Considerato che "come indicato nella sezione del sito istituzionale del Comune di Genova, relativa al Canone unico-Pubblicità, la diffusione di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di comunicazione visive o acustiche, diverse da quelle assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che sia da tali luoghi percepibile è soggetta al canone sulla pubblicità", s'interpella sindaco e Giunta "al fine di conoscere se l'autorità competente, corpo polizia locale, ha autorizzato l'uso di tale impianto; se si possa configurare quale pubblicità istituzionale il materiale diffuso dalla Regione tramite tale maxi schermo".

Ha risposto il vice sindaco Pietro Piciocchi: "Il maxi schermo ha ricevuto tutti gli assensi, in primis dalla Sovraintendenza, e mi risulta che sarà mantenuto per tre anni. Sullo stesso, sono a precisare, non possono essere proiettate pubblicità commerciali, ma solo comunicazioni istituzionali".

"Ci pare un'assurdità - replica Crucioli in una nota - che venga autorizzato un periodo così lungo, vista la dubbia utilità dello schermo in questione, ma soprattutto ci chiediamo come sia possibile che un ente come la Soprintendenza autorizzi questo e altri obbrobri paesaggistici, come ad esempio il progetto relativo a corso Podestà, che prevede l'abbattimento di pini centenari".

"O ancora, prenda dei clamorosi abbagli come nel recente caso del dipinto di Vincenzo Foppa, maestro del Rinascimento, valutato a Genova per 500 euro e battuto all'asta a New York per 300mila dollari, proprio perché, secondo i giudici del Tar, in sede di rilascio dell'autorizzazione, l'ufficio competente della Soprintendenza di Genova non avrebbe riconosciuto il valore della tavola. Ci sembra necessario e urgente - conclude Crucioli - avviare più di una riflessione su queste decisioni".

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