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Cronaca Montebruno

Lago del Brugneto e forti piogge: "Il livello sta salendo velocemente"

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: "La diga sta raggiungendo il limite e potrebbe cominciare a rilasciare acqua"

In questo giovedì di allerta meteo e forti piogge sta salendo velocemente il livello del lago del Brugneto, stando alle comunicazioni del Parco dell'Antola poco prima delle 12,30. Già nei giorni scorsi, dall'ente era arrivata la comunicazione: "Si pensa che tracimerà in tale occasione".

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha precisato nella conferenza stampa odierna: "La diga sta raggiungendo il limite e potrebbe cominciare a rilasciare acqua nel Trebbia. Avere una diga che rischiava quest'estate di mettere in difficoltà l'approvvigionamento idrico oggi è al pieno della sua funzionalità, uno spicchio di positività".

Ma cosa sta succedendo esattamente? Al momento della comunicazione dell'Antola, "mancano 39 cm ad una leggera trafilatura e 49 all'abbattimento parziale di una delle ventole. Ora siamo a 776,71 s.l.m., ci vorranno circa 5 ore a questo ritmo per il riempimento. A 777 inizia a trafilare, ma la ventola di destra si inizia ad abbattere a 777,10 mentre quella di sinistra a 777,13. A 49 all'abbattimento parziale di una delle ventole".

L'ingegnere Marco De Giovanni di Ireti, responsabile impianti potabili per la Liguria, contattato dal parco, spiega: "Il lago del Brugneto non è un lago per laminazione, ovvero per smorzare le piene. Il bacino del Brugneto è di 25 kmq su 1050 kmq di quello del Trebbia. Influisce per il 2,5 % sulle piene del Trebbia. Le manovre volontarie degli organi di scarico sono sempre problematiche, è molto più sicuro se si abbattono automaticamente le ventole, ovvero la diga lavora come un troppo pieno. Inoltre, non essendo lo scarico preventivo previsto e autorizzato ci vorrebbe un ordine delle protezioni civili coordinate dalle Prefetture di Genova e Piacenza".

Il sindaco di Montebruno Mirko Bardini fa presente i reali rischi: "Quando la diga raggiunge il massimo livello accade semplicemente che tracima tramite le paratoie mobili in maniera automatica. Diciamo volgarmente tanta ne entra tanta ne esce, per esempio come se in una bacinella piena ci versassimo dentro un bicchiere di acqua, lo stesso quantitativo del bicchiere di acqua uscirebbe dalla bacinella grosso modo. Il problema e la preoccupazione iniziano qui, perché se la diga è piena di quanto sarà il quantitativo d'acqua che tracima? Un bicchiere, una bottiglia, una damigiana o tanti torrenti e ruscelli che nascono dai versanti citati prima, che inevitabilmente con le forti piogge aumentano la loro portata?".

Insomma il problema non è la diga in sé, ma la quantità che non è più in grado di trattenere: "L'acqua in eccesso tramite gli scivoli va ad alimentare il torrente Brugneto a valle della diga stessa. Il Brugneto poi entra nel fiume Trebbia - continua Bardini -. Ecco il problema. Con l'ultima ondata di maltempo a Montebruno il fiume Trebbia era sotto dalla fuoriuscita dall'argine di circa un metro (forse qualcosina in più) ma l'acqua arrivava 'solamente' dal Trebbia e dal Brugneto. Ma dal Brugneto arrivava l'acqua dai versanti a valle della diga, perché appunto tutto quello che scendeva a monte della diga logicamente veniva trattenuto nella nostra bacinella alimentando quindi semplicemente il lago. Quando il Trebbia fa danni è per il combinato disposto del Trebbia più Brugneto alla massima portata, anno 2014 e 2015".

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