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Cronaca

Caro carburanti e stop autotrasporto, Coldiretti: "Danno per le produzioni liguri"

L'allarme lanciato dall'associazione: "Una sospensione di questo tipo metterebbe a rischio gli approvvigionamenti delle materie prime e la consegna dei prodotti deperibili, con il pericolo di alimentare anche una psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati"

Si ferma l'autotrasporto italiano dopo il continuo aumento dei prezzi dei carburanti. A partire da lunedì 14 marzo le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi 'per causa di forza maggiore'. L'annuncio di Trasportounito era arrivato nei giorni scorsi, ora Coldiretti Liguria lancia l'allarme sui danni alle produzioni del nostro Paese.

Carburanti alle stelle, si ferma l'autotrasporto

"Con lo stop dell’autotrasporto per il caro gasolio - si legge in una nota - si rischiano danni incalcolabili alle produzioni: nel nostro paese ben l’85% delle merci viaggia su strada e una sospensione di questo tipo metterebbe a rischio gli approvvigionamenti delle materie prime e la consegna dei prodotti deperibili, con il pericolo di alimentare anche una psicosi negli acquisti sugli scaffali dei supermercati".

"In Liguria si registrano già difficoltà per il settore floricolo - prosegue Coldiretti - con le esportazioni bloccate a causa del conflitto russo-ucraino che hanno già avuto pensati ricadute sulle vendita della mimosa per la festa della donna, un blocco dei trasporti rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione, causando ritardi nelle consegne e minando la freschezza dei fiori garantita dai produttori locali. E a preoccupare è anche il settore della pesca, sia per la ricezione delle materie prime sia, soprattutto, per l’invio della merce, per cui anche solo pochi giorni di ritardo possono essere determinanti e rischiano di far andare a male grandi quantità di pesce fresco portato a terra dalle nostre marinerie".

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"Uno stop di questo tipo aggraverebbe le già rilevanti difficoltà delle nostre produzioni; - affermano Gianluca Boeri presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa delegato confederale - le nostre aziende sono costrette a far fronte ai pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia, con le serre obbligate a diminuire la produzione e le barche sempre più costrette a navigare in perdita o addirittura a rimanere a terra. A questo si è aggiunta nelle ultime settimane l’esplosione della guerra in Ucraina, che sta ostacolando gli scambi commerciali in un Paese come l’Italia, fortemente dipendente dall’estero, cosa che ha già portato a ulteriori problemi sulle spalle dei nostri produttori. In questo momento non possiamo permetterci di perdere neanche un chilo di prodotto ed è necessario che vengano garantiti i ritiri e le consegne a industrie e distribuzione commerciale al fine di assicurare le forniture alla popolazione".

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