rotate-mobile
Cronaca Bolzaneto / Via Felice Maritano

Begato, è iniziata la demolizione della diga

L'operazione, che dovrebbe terminare entro la fine di novembre, viene effettuata dopo lo svuotamento interno della struttura, che ha preso il via l'anno scorso

Ha preso il via oggi, lunedì 19 aprile 2021, alle 16.30 la demolizione dei 22 piani della diga bianca di Begato in via Maritano, per poi proseguire con quella rossa, per un totale di 170mila metri cubi di materiale che verranno eliminati e 474 appartamenti abbattuti entro la fine di novembre.

L'operazione viene effettuata dopo lo svuotamento interno della struttura, che ha preso il via l'anno scorso, in piena pandemia, il cosiddetto 'strip-out', che ha comportato all'eliminazione dei servizi, delle utenze, dei panelli di facciata, dei materiali isolanti e degli arredi rimasti. Solo una piccola porzione della Diga Bianca di Begato resterà in piedi, corrispondente al civico 11 di via Cechov con all'interno 37 appartamenti, che saranno oggetto di riqualificazione e che andranno a costituire il primo nucleo del piano di rigenerazione edilizia.

L'operazione completa di demolizione viene effettuata attraverso un escavatore cingolato dell'altezza di 60 metri, che è stato impiegato anche per l'abbattimento delle cosiddette Vele di Scampia. L'escavatore smonterà progressivamente le porzioni delle strutture, consentendo in parte anche il recupero dei materiali. Subito dopo le demolizioni, prenderanno il via i lavori di recupero degli alloggi di via Cechov nella diga bianca, per la realizzazione di 55 appartamenti, costruiti secondo un sistema abitativo innovativo, tra edilizia residenziale sociale e edilizia residenziale pubblica, con una superficie media di 60 mq ad alloggio, senza consumo di suolo ed ispirandosi a criteri di green city.

Un progetto 'sostenibile' nella fase di gestione, conduzione, controllo e manutenzione. Queste nuove unità avranno impianti termici completamente rinnovati, come anche i tetti e il cappotto rifatti per una elevata efficienza energetica. Parallelamente verranno avviati i lavori per la costruzione di due nuovi edifici a sei piani di edilizia residenziale sociale e di social housing a canone moderato.

L'abbattimento delle dighe di Begato rappresenta uno dei più grandi progetti di recupero urbano in atto in questo momento in Italia, che ha preso il via nel 2020 con il nome di Restart Begato. Un grande piano di rigenerazione green del quartiere Diamante, che prevede la demolizione e ricostruzione di nuovi edifici a sei piani sulle fondamenta della Diga, la riqualificazione di spazi e la creazione di luoghi di aggregazione sociale.

La storia del quartiere di Begato è iniziata nel 1980 con la costruzione della diga rossa e i suoi 276 appartamenti distribuiti su 22 piani di altezza e, pochi anni dopo della diga bianca con i suoi 245 alloggi. Più una serie di altri edifici per un totale di circa 1.600 alloggi. Un'operazione di edilizia popolare che non ha tenuto conto delle necessità reali e quotidiane degli abitanti e che ha relegato le persone in case-alveari e in un quartiere privo di servizi, diventato col tempo sinonimo di degrado.

«Oggi passiamo alla vera fase operativa di un grande progetto di rigenerazione urbana nato poco più di un anno fa - aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci -. Non solo smantelliamo un edificio obsoleto, decadente e non funzionale, ma investiamo sulla riqualificazione architettonica e ambientale di questa area. Restituiremo alla città un quartiere rinnovato, vivibile, con servizi e spazi per la collettività. Un progetto di cui Genova deve essere fiera. Questo è un cambio di rotta nell'ambito dell'edilizia sociale, per un nuovo quartiere con più servizi e una maggiore qualità di vita. Un modello che potremmo pensare di esportare anche in altre zone della città».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Begato, è iniziata la demolizione della diga

GenovaToday è in caricamento