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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Anziani picchiati nella Rsa di Varazze, arrestati altri tre operatori sociosanitari

Ai tre, due donne e un uomo di 38, 46 e 50 anni vengono contestati gli stessi reati che hanno portato agli arresti domiciliari le loro tre colleghe e si riferiscono ad altri episodi di violenza e maltrattamenti, perpetrati nei confronti degli anziani ospiti della struttura

Altri tre operatori sociosanitari sono stati arrestati nell'ambito dell'indagine della Guardia di Finanza di Savona che ha fatto emergere maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della Rsa La Villa di Varazze.

Dopo le prime tre misure di custodia cautelare per tre Oss di 48, 58 e 64 anni, residenti tra Genova, Varazze e Savona sono emersi ulteriori elementi investigativi, che hanno portato all’arresto di altre tre persone in  servizio presso la Residenza per anziani.

Nelle prime ore della mattinata i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona hanno infatti dato esecuzione ad altre tre ordinanze di applicazione di misure cautelari (anche in questo caso arresti domiciliari), emesse dal Gip presso il Tribunale di Savona, nei confronti di altri tre dipendenti della struttura.

Ai tre, due donne e un uomo, tutti italiani, rispettivamente di 38, 46 e 50 anni, vengono contestati gli stessi reati che hanno portato agli arresti domiciliari le loro colleghe e si riferiscono ad altri episodi di violenza e maltrattamenti, perpetrati nei confronti degli anziani ospiti della struttura. I tre operatori socio-sanitari arrestati nella mattinata di venerdì 29 gennaio erano soliti insultare, minacciare e strattonare gli anziani degenti, impossibilitati a difendersi e costretti a subire maltrattamenti, violenza e umiliazioni. Sono in corso perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati a Genova, Stella e Albisola Superiore.

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L’attività investigativa degli inquirenti prosegue nel più stretto riserbo, anche alla luce dei nuovi elementi acquisiti nel corso delle perquisizioni eseguite nei locali della residenza per anziani e presso le abitazioni degli arrestati.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti su richiesta della Procura della Repubblica di Savona alla luce dei nuovi elementi emersi nel corso delle indagini, che hanno consentito di identificare gli odierni arrestati ed acquisire altre prove sui maltrattamenti che si verificavano all’interno della residenza protetta. Alla base dei provvedimenti restrittivi vi è la pretestuosità dei motivi delle aggressioni, che ha rivelato la pericolosità degli indagati ed il rischio di reiterazione del reato.

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