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Campionato mondiale di pesto: la sudafricana Christelle Minnaar vince la tappa dell'Ocean Race

Minnaar aveva già vinto - sempre nell'ambito dell'Ocean Race - la tappa che si era tenuta a febbraio a Cape Town

Una delle versioni più buone del pesto alla genovese preparato al mortaio, come vuole la tradizione? La prepara una donna sudafricana: così Christelle Minnaar ha vinto oggi, domenica 2 luglio, la tappa del Campionato mondiale del pesto dell'Ocean Race, uno degli eventi dell'ultima giornata della manifestazione. Sul palco centrale dell'Ocean Live Park si sono infatti ritrovati i vincitori del Campionato del pesto al mortaio di ogni tappa della regata per la grande sfida finale.

Minnaar aveva già vinto - sempre nell'ambito dell'Ocean Race - la tappa che si era tenuta a febbraio a Cape Town, contro altri 9 concorrenti provenienti da diverse nazioni. Adesso ha trionfato anche a Genova, conquistando il titolo di finalista. Questa mattina ha sfidato Bastian Plitz (Aarhus), Wendy Kagan (New Port), Kelly Rocha (Itajai) e Antonio Garrido (Alicante). In gara anche alcuni ospiti internazionali tra cui Patrick Gorringe (Svezia), Marino Palmquist (Svezia), Tiger Brisius (Svezia), Meegan Jones (Australia), Daryl Sidvick (Gran Bretagna), Milo Sweet (Gran Bretagna), Jesse Tuke (Nuova Zelanda).

Adesso Minnaar, dopo aver preparato la salsa giudicata più buona, vola dritta alla finale della competizione 2024. 

Fra i giurati che hanno deciso il pesto vincitore dell'Ocean Race alcuni chef tra i quali Umberto Squarzati e Paolo Ferralasco, ma anche l’influencer Tommaso Cassissa. Ad aggiudicarsi la gara è stata la sudafricana Christelle Minnar che ha vinto così la partecipazione alla competizione mondiale del pesto a Palazzo Ducale nella primavera del prossimo anno.

“Il campionato è una festa che portiamo avanti da 20 anni – sottolinea Roberto Panizza, ideatore del Campionato mondiale del pesto – per portare avanti la memoria e ricordare che il pesto nasce a Genova con ingredienti e una ricetta precisa. Nel mondo esistono 380 tipologie di basilico, 60 sono commestibili ma solo una è quella per il vero pesto doc. In questo nostro giro del mondo parallelo all’Ocean Race abbiamo seminato tanto raccogliendo interesse e passione. Credo sia stata una straordinaria promozione per la nostra città e le nostre eccellenze enogastronomiche”.

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