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Cronaca

Tendopoli e gazebo in spiaggia, protestano i residenti

Spiagge libere prese d'assalto in pieno giorno e poi la notte: da Quinto a Voltri nell'area cittadina e da Riva Trigoso fino a Cogoleto torna, come ogni estate, la moda del barbecue con accampamento selvaggio

In riva al mare come in campeggio, o a volte come ai rave party in campagna. Le feste in spiaggia continuano a far discutere per colpa di pochi maleducati che sporcano le spiagge con accampamenti notturni e barbecue preceduti dall'occupazione della spiaggia durante il giorno. Sono numerosi i residenti che si lamentano della presenza di tende, gazebo e falò notturni appiccati direttamente sulla sabbia. Quest'ultimo fenomeno pare sia in aumento ed è vietato dalla legge oltre che sintomo di inciviltà, da non confondere con un semplice barbecue con attrezzature adeguate e le successive operazioni di pulizia dell'area circostante.

Alzi la mano chi non è stato in spiaggia di notte, verrebbe da dire: magari con tanto di grigliata, chitarra al seguito e qualche sacco a pelo per trascorrere la notte a guardare le stelle. Il punto però è un altro, come sottolineano i più "mugugnoni": non si tratta di fare un pic-nic in una sera d'estate, ma di veri e propri accampamenti abusivi senza preoccuparsi di ripulire dove si ha sporcato. 

Segnalazioni di episodi sgradevoli sono arrivate da più parti: in riviera si va da Cogoleto a Riva Trigoso, mentre in città si va da Quinto a Voltri e Vesima. Ed è proprio a Voltri che si nota maggiormente questa moda: gli abitanti chiedono una maggiore attenzione sia del municipio sia delle forze dell'ordine, nella speranza che qualche multa possa scoraggiare nuove "incursioni barbariche", come vengono definite queste serate a base di alcol, musica a tutto volume e cibo cotto alla brace.

Chi vive in località balneari, ma anche chi semplicemente vuole andare al mare provenendo da posti più lontani, segnala questo problema periodicamente, anche se il picco arriva a cavallo di Ferragosto: «Non ce l'abbiamo con tutti - dicono i residenti - ma solo con gli incivili, quelli che lasciano rifiuti di ogni genere, quelli che si accampano giorno e notte impedendoci di trovare un angolo di spiaggia per posare i nostri teli da mare. A volte sono sudamericani di ogni età, altre volte sono ragazzini italiani molto maleducati, non è una questione di nazionalità». 

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