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Venerdì, 19 Aprile 2024

VIDEO | Le violiniste della Filarmonica di Dnipro dall'Ucraina ad Arenzano per tornare a suonare

Dalle esibizoni per strada a un palco su cui suonare dopo essere scappate dalla guerra: così, dopo tre anni e in maniera del tutto inaspettata, Anastasia e Natalia, due giovani violiniste ucraine, sono tornate ad Arenzano, accolte dalla solidarietà dei cittadini.

Nel 2019 le giovani della Filarmonica di Dnipro avevano deciso di girare l'Europa suonando per strada, capitando anche nel paese rivierasco: qui erano state notate da un assessore (che poi sarebbe diventato sindaco) e che, alla prima occasione, dopo aver saputo che erano riuscite a fuggire dall'Ucraina, le ha chiamate nuovamente ad Arenzano, organizzando una raccolta fondi per aiutarle.

"Tre anni fa - spiega il primo cittadino Francesco Silvestrini - alcuni ragazzi ucraini avevano deciso di girare l'Europa suonando per strada. Erano passati anche da qui, li avevamo conosciuti, ci erano piaciuti dunque li avevamo invitati a suonare in piazza anche per la festa patronale. Poi sono tornati a casa, ma nel frattempo avevamo fatto amicizia su Facebook e siamo rimasti in contatto. Quando è iniziato il conflitto avevo chiesto all'allora sindaco Luigi Gambino di scrivere una lettera di vicinanza, mandata tramite web, dicendo che ci sarebbe piaciuto rivederci ad Arenzano".

Qualche giorno fa la sorpresa inaspettata: "Mi hanno scritto di essere riuscite a uscire dall'Ucraina e di essere a Genova, dunque le ho invitate a suonare nell'ambito della Festa della Mezza Carolina. Loro si mantengono suonando per strada, dunque ci è venuta in mente un'iniziativa per sostenerle: allestire un banchetto all'ingresso della festa, con braccialetti a tema Mezza Carolina in vendita a offerta libera, consegnando poi a loro il ricavato".

Le ragazze, che non parlano in italiano, hanno avuto dunque una sorpresa finale: "Tre anni fa - dicono Anastasia e Natalia - abbiamo conosciuto una persona del Comune di Arenzano (Silvestrini, ndr). Il primo giorno di guerra, ben tre anni dopo, ci invia una lettera di sostegno, ricordandoci. Quando ha scoperto che eravamo di nuovo qui, ci ha immediatamente invitato a esibirci. Dopo il concerto, quando siamo state richiamate, ci è stato consegnato un salvadanaio. Ci siamo commosse fino alle lacrime e siamo incredibilmente grate al sindaco per l'ospitalità, il sostegno fin dal primo messaggio. Un grande grazie anche agli organizzatori e alle persone che sono così buone con noi e con l'Ucraina. Abbiamo deciso che la metà dei soldi raccolti sarà inviato a chi ora ne ha davvero bisogno. Arenzano rimane nei nostri cuori per essere stato il posto più accogliente".

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