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VIDEO | Toti: "Inumano non pagare le cure ai no-vax, sensato il lockdown"

"Se Governo consegna calendario noi siamo pronti a partire con le terze dosi anche domani mattina", così il governatore a margine di un evento del Galliera

Non pagare le cure ai non vaccinati? Per il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti: "Sarebbe come non pagare le sale operatorie ai fumatori o le cure per il diabete per i cicciotti come me. È qualcosa non solo di inumano, ma anche contrario al diritto naturale e positivo”. Così il governatore a margine dell'evento di presentazione del robot Mako del Galliera commentando il "modello Singapore" secondo cui i non vaccinati dovrebbero pagare di tasca propria le cure della degenza in ospedale e questo deficit potrebbe portare gli indecisi a vaccinarsi.

“È ovvio che sono provocazioni, non so cosa facciano a Singapore, francamente se lo fanno sbagliano. La sanità serve per chi ha comportamenti corretti, per chi è sfortunato e per chi talvolta si fa un po’ di male da solo”. Diverso il parere sul lockdown per i no-vax, come è stato deciso il Austria: "Il lockdown per non vaccinati è diverso perché vuol dire proteggere anche le persone non vaccinate da alcuni ambienti in cui potrebbero contrarre il virus e hanno una protezione minore. Resta scivoloso dal punto di vista delle libertà costituzionali ma certamente è più sensato".

Nella giornata di oggi, mercoledì 10 novembre, parte la prenotazione su tutte le fasce per chi ha fatto Johnson, fino ai 60 anni, per la terza dose alle fasce più giovani si aspetta invece il nulla osta da Roma: "“Stiamo aspettando che il Governo ci dia l’ok per partire con le terze dosi in modo diffuso, spero che lo faccia presto. Liguria Digitale ha già elaborato il sistema che prenota anche a distanza di mesi sapendo quando è stata fatta l’ultima dose di vaccino a un cittadino. Occorre che il Governo, supportato da tutte le commissioni tecniche, ci dia il calendario, poi noi siamo pronti a partire anche domani mattina".

Quali sono le aspettative sull'accoglienza della terza dose da parte dei cittadini? "Intanto facciamola partire. Dopodiché mi auguro che i cittadini italiani abbiano la stessa solerzia e lo stesso spirito che hanno avuto con prima e seconda dose, perché è chiaro che, al di là dell’obbligo del green pass, la proattività e la convinzione del cittadino che questa è una cosa che fa per sé e la sua famiglia è alla base di qualsiasi comportamento sanitario - spiega il governatore - Possiamo renderlo obbligatorio ma non possiamo certamente incarcerare chi non vuole fare il vaccino. Abbiamo fatto il massimo per dare il senso dell’urgenza, dell’esigenza e dell’importanza di vaccinarsi e credo abbia funzionato. Se l’Italia ha funzionato meglio dell’Europa, qualche merito stavolta ce l’abbiamo".

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