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VIDEO | Subito.it e lo spot sui genovesi, Bucci: "Ritirino quella pubblicità"

Il sindaco: "La ritengo una mancanza di rispetto nei confronti dei genovesi che, peraltro, storicamente sono conosciuti semmai come parsimoniosi e non come dei tira pacchi"

Ha suscitato non poche polemiche la pubblicità di Subito.it, popolare sito di acquisti, riferita a Genova, e sul caso interviene anche il sindaco Marco Bucci. Il primo cittadino chiede all'azienda di rimuovere lo spot che sta girando in tv e che dipinge i genovesi come truffatori.

Nel video - che è possibile guardare qui sopra, tratto dal canale Youtube di Subito.it - si vedono due ragazzi intenti a parlare: "Hai poi trovato la bici che volevi?" chiede il primo all'amico, che risponde: "Arriva da Genova, l'ho comprata su Subito".

"Da Genova? - ribatte il ragazzo incredulo - E l'hai pagata prima di vederla?!".

E poi sullo schermo compaiono tutte le possibili ipotesi: l'acquirente "sfortunato" che riceve una bicicletta con le ruote quadrate, fatta di palloncini, incenerita e così via. Immagini che si volatilizzano con la risposta dell'amico: "Ma che ti immagini? Su Subito l'acquisto è sicuro".

Quella che non è andata giù di certo, ai genovesi, è però l'immagine negativa che Subito.it ha trasmesso di loro, quella di un popolo dedito alle truffe. Insomma, meglio assicurarsi di poter contare su una transazione sicura a maggior ragione se si compra un oggetto che proviene da Genova: uno stereotipo che non ha risparmiato per molto tempo altre zone geografiche e che ogni viene rispolverato senza pensare che le generalizzazioni negative sono fastidiose ovunque.

"Sono pronto a scrivere ai vertici dell’azienda titolare di Subito.it perché ritirino lo spot pubblicitario che sta andando in onda sui principali network televisivi nazionali - ha scritto il sindaco Marco Bucci su Facebook -. L’immagine dei genovesi, attraverso il pensiero di uno dei protagonisti dello spot, è stereotipata in quella di chi cerca di arrembare una fregatura al cliente del portale web che si salva grazie al rigido protocollo in atto da parte dell’azienda mediatrice di vendite. La ritengo una mancanza di rispetto nei confronti dei genovesi che, peraltro, storicamente sono conosciuti semmai come parsimoniosi e non come dei “tira pacchi”. Comprendo e condivido, dunque, le tante lamentele che si stanno scatenando sui social e quelle che sono arrivate attraverso mail e messaggi al sottoscritto. Confido che il team di Subito.it provveda a ricompensare Genova e i genovesi con la scena e lo spazio che meritano e non dipingendoli come venditori di biciclette dalle ruote quadrate".

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