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VIDEO | Il ritorno del sommergibile Nazario Sauro in Darsena

Si è rifatto il look ed è tornato a farsi vedere.

Questa mattina, il sommergibile Nazario Sauro, trainato dai rimorchiatori del porto di Genova, è ritornato alla Darsena. Ha marcato 23 giorni di assenza durante i quali si è fatto ridare 2.500 kg di pittura, impiegando 35 persone per 2.300 ore di lavoro nell’arsenale militare della Spezia.

Per il suo rientro, in banchina si è svolta la cerimonia di benvenuto alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, dell’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo, del direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare il contrammiraglio Massimiliano Nannini, del direttore Marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova il contrammiraglio Sergio Liardo, della presidente e del direttore del Mu.MA Nicoletta Viziano e Pierangelo Campodonico e del presidente e vicepresidente dell’associazione Promotori Musei del Mare Mauro Iguera e Maurizio Daccà. Presenti, inoltre, la fanfara del comando Marittimo Nord della marina militare ed una rappresentanza della marina militare che hanno accolto il natante suonando l’inno d’Italia. Presenti, infine, tra il pubblico i numerosi soggetti coinvolti nella movimentazione e nel trasferimento.

Da oggi, mercoelì 13, e fino a venerdì 15 luglio, in banchina, il sommergibile sarà oggetto di due lavorazioni: l’istallazione di un sistema attivo anticorrosivo e due nuove coperture in alluminio a protezione dei punti di discesa e risalita per i visitatori che potranno visitare nuovamente l’S518 Nazario Sauro a partire da sabato 16 luglio. 

"La Darsena di Genova si fa sempre più attrattiva - dice il sindaco di Genova, Marco Bucci -. Uno spazio strategico per questa zona della città, dal forte richiamo turistico, pensato anche per i genovesi e il loro tempo libero. Il Nazario Sauro, che salutiamo questa mattina completamente restaurato, è una delle eccellenze che fanno parte di un'offerta museale di altissimo livello. La recente apertura del MEI alla Commenda di Prè, il Mu.MA e il sottomarino rinnovato, sono un tris vincente, espressione di un'amministrazione che crede e investe nell'intrattenimento di alto livello e un veicolo importante di trasmissione della nostra cultura di città legata al mare".

“Il Nazario Sauro, prosegue Nicoletta Viziano Presidente del Mu.MA, unico museo galleggiante conservato in Italia è un’eccellenza della museografia marittima internazionale. In 12 anni, è stato visitato da oltre un milione di turisti che lo hanno apprezzato per il suo realismo, per le ricostruzioni d’ambiente e per la parte sonora. Dopo questo restyling il pubblico potrà salire a bordo di un natante ancora più splendente.  I lavori di restauro sono costati quasi 140 mila euro e sono stati sostenuti dal Mu.MA, Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a un’operazione complessa e delicata con la loro disponibilità e professionalità”.

"Il ritorno del Nazario Sauro restaurato, commenta Ilaria Cavo assessore alla Cultura della Regione Liguria, è l'immagine di un Mu.MA, Musei del Mare e delle Migrazioni che, nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi proponendo nuove sfide all'interno di un'area che si è recentemente arricchita del Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana. Tornare a fruire di questo sottomarino, l'unico in Italia visitabile nel suo ambiente naturale, è al tempo stesso cultura e formazione. Cultura perché ci mostra un pezzo di storia della Marina Militare, formazione perché dà l'opportunità di conoscere da vicino le professioni legate al mare, quelle più nascoste, quelle che non solo appartengono al passato, ma tutte quelle che un 'operazione di recupero come questa ha messo in campo o fatto riemergere. Anche attraverso il Nazario Sauro si riafferma la cultura del mare e il primato della nostra città che tanto deve dire ai giovani non solo come curiosità legata al passato, ma come immersione nel futuro".

“Siamo orgogliosi, commenta il contrammiraglio Massimiliano Nannini, di aver donato e contribuito al restauro del Sommergibile Nazario Sauro, che da oltre 12 anni è parte del Galata Museo del Mare ma che rimane un’imbarcazione storica parte della grande famiglia della Marina Militare. Mi auguro che questa operazione possa fungere da modello per altri interventi di musealizzazione di battelli e imbarcazioni che appartengono alla Marina ma che sono patrimonio di tutti gli italiani. La collaborazione tra Marina Militare, l’Istituto Idrografico che dirigo, il Mu.MA e l’Associazione Promotori Musei del Mare, prosegue con la valorizzazione della Sala dell’Idrografico all’interno del Museo che in autunno sarà sede di due mostre temporanee e oggetto di riammodernamento”.

“Si conclude oggi una fase importante per il nostro Museo, commenta il Direttore Pierangelo Campodonico, che ha seguito tutte le fasi dell’operazione. I lavori di restauro effettuati sul Nazario Sauro sono stati molto consistenti, perché il sommergibile è comunque un battello di 64 metri di lunghezza, alto 12, con una circonferenza di 5 e un dislocamento di 1.500 tonnellate. Siamo soddisfatti di averlo riportato ad una condizione ottimale che ci permetterà, in un futuro prossimo, di aprire al pubblico angoli nascosti o comunque fino ad oggi non accessibili del battello stesso, quali per esempio la sala mensa e degli idrofoni.  

I lavori in Arsenale

Partito da Genova lo scorso 21 giugno e trainato dai rimorchiatori del porto di Genova, il sommergibile Nazario Sauro è stato preso in consegna dal rimorchiatore d’alto mare Sea Dream che lo ha trainato fino a La Spezia per consegnarlo ai militari. Portato al bacino n. 2 dell’Arsenale, e sistemato sulle taccate a cura del servizio subacqueo della Marina, sotto la supervisione dei responsabili, si è provveduto a metterlo in secco lo scorso 24 giugno. Dopo un’accurata ispezione tecnica, sono partiti i lavori di refit: sottoposto a un lavaggio ad alta pressione per liberarlo dalle incrostazioni che si sono accumulate in dieci anni nelle acque della Darsena, sono state verificate le parti che hanno subito, nel corso degli anni, processi di ossidazione e quindi un gruppo di carpentieri navali ha lavorato per bonificare e sostituire le parti corrose, impiegando circa 500 kg di lamiera trattata dello spessore di 5 mm.

Contemporaneamente sono partiti i lavori di ripitturazione, riportando agli strati originali di vernice o a ferro, laddove questa era troppo consumata. Per la pitturazione, in “blu mimetico” nella parte superiore (“opera morta”) e in nero opaco per la parte immersa (“opera viva”) sono stati utilizzati 2500 kg di pitture, nel rispetto sia delle specifiche storiche della Marina Militare ma con la tecnologia contemporanea che assicura una ampia durabilità dei prodotti. Particolare cura è stata dedicata alla pulizia dell’elica in bronzo.

I soggetti coinvolti per la movimentazione e il trasferimento sono: Cambiaso Risso per il supporto logistico, sia a Genova sia a Spezia; Cantieri Mariotti che ha prestato la banchina per l’ormeggio provvisorio; Corporazione Piloti di Genova per il pilotaggio del battello Sommergibile; Gruppo Ormeggiatori di Genova per le operazioni di ormeggio, Laviosa Group La Spezia per la logistica; Oromare per il rimorchio d’altura del battello; Rimorchiatori Riuniti Genova per il rimorchio dal/per il porto di Genova;  RINA per le verifiche atte a garantire il trasferimento in sicurezza del battello;  San Giorgio del Porto per i cavi di ormeggio, l’ancoraggio del battello e il prestito dei due giganteschi Yokohama;  Studio Tecnico Lonoce per la supervisione ed il supporto tecnico; l’Associazione Promotori Musei Mare per il coordinamento e l’organizzazione di questa complessa operazione.

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