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VIDEO | "Medici del territorio in via d'estinzione": la protesta della guardia medica

Durante l'ultimo turno Elena ha coperto tutto il centro storico, Oregina-Lagaccio, il Righi e anche Sampierdarena. Una medico per 90mila abitanti quando la legge ne prevede uno ogni 5mila. Srotola gli striscioni della protesta la guardia medica e lo fa sotto il palazzo della Regione "che deve collaborare con le Asl per trovare una via d'uscita". Sotto le finestre di Toti sventola un messaggio senza tanti margini d'interpretazione: "Medici del territorio in via d'estinzione".

 "Oggi siamo circa 200 medici a livello ligure, quasi cento in meno rispetto al rapporto ottimale di un medico ogni 5.000 abitanti, - spiega il presidente provinciale della Fimmg Marco Cardini - soffriamo una continua riduzione dei medici in servizio, condizioni di lavoro difficili con interventi in aree sempre più vaste e densamente popolate, 15 anni senza nessun ammodernamento del servizio né strumentale né formativo né organizzativo, una retribuzione ferma dal 2005 che rende questa professione di grande impatto socio-sanitario tra le meno retribuite in Italia".

Un turno tipo di un medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) inizia in settimana alle 8 di sera e finisce alle 8 di mattina del giorno dopo, durante il weekend il turno si svolge di giorno e poi si viene sostituiti da un collega per la notte. Natale, Capodanno e tutte le feste comandate: "È un turno estenuante - continua Matteo Cardini - in cui su alcuni poli cittadini vista l'alta densità di popolazione si fanno anche 15-20 visite".

Negli ultimi mesi poi la paga oraria è stata tagliata del 20%: "Avevamo una progettualità aggiuntiva che ci consentiva di avere cinque euro in più all'ora con un lordo di circa 28 euro ma l'Asl ha deciso di sospendere questa progettualità - racconta una dottoressa in piazza - ci siamo trovati dal turno del mattino a quello notturno con lo stipendio decurtato". Fisso da contratto, oggi, una guardia medica guadagna 23,90 euro lorde all'ora: "I colleghi si svegliano anche alle 3 del mattino e vanno a casa di persone che stanno male, con situazioni anche difficili, intervengono su chiamate delle forze dell'ordine per gestire situazioni estreme".

C'è chi sceglie di abbandonare la guardia medica e di aprire uno studio (se la sua posizione in graduatoria glielo concede) e chi non vuole lasciare un servizio considerato indispensabile: "Permette al cittadino di essere visitato da un medico quando non c'è il medico di famiglia o di evitare l'accesso al pronto soccorso". E purtroppo la prima conseguenza della mancanza di medici di continuità assistenziale si riversa proprio sui pronto soccorso: "Una persona che dopo ore non vede arrivare il medico, magari è sola oppure spaventata va in pronto soccorso anche quando non ce ne sarebbe il bisogno e contribuendo così al sovraffollamento".

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"Il servizio di guardia medica è in continua emergenza, sull'orlo del baratro, e i responsabili di questo disastro sono i soliti noti che gestiscono la Sanità regionale". Così il consigliere regionale Pippo Rossetti a commento del presidio andato in scena venerdì mattina a De Ferrari. 

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno in Regione Luca Garibaldi che ha preso anche parte alla manifestazione: "Il servizio di guardia medica è in continua emergenza. Oggi siamo scesi in piazza con i medici del territorio per unirci alla loro manifestazione, perché per noi la Sanità deve essere pubblica, territoriale, diffusa e rispondere alle esigenze dei cittadini e degli operatori".

"La Giunta Toti ha drasticamente depotenziato la Guardia Medica, privandola di fondi e personale, senza alcun investimento economico concreto, senza progettualità a lungo termine per un servizio che ogni anno presta migliaia di interventi, e dovrebbe essere strumento per regolare accessi impropri ai Pronti Soccorso"

"La Regione Liguria trova fondi per pagare i medici delle cooperative 1200 euro al singolo turno nei Pronto Soccorso - cifra che corrisponde a quasi tre volte la spesa per un medico assunto regolarmente - ma non è in grado di impegnarsi per garantire più tutele e personale al Servizio di Continuità Assistenziale. A pagarne il prezzo, migliaia di pazienti che perdono uno dei pilastri della medicina territoriale e centinaia di medici liguri privati di sicurezza e condizioni economiche dignitose", conclude il capogruppo

Pronta la replica della lista Toti: "L'attacco del consigliere Pd Pippo Rossetti sulla situazione dei medici di medicina generale e della guardia medica è, per l'ennesima volta, puramente strumentale", scrive in una nota.

"Il 21 luglio è già fissato un tavolo di confronto con i rappresentanti dei medici, proprio per affrontare alcune problematiche più urgenti, come i carichi di lavoro e la carenza di personale. Regione Liguria ha già manifestato la propria disponibilità a valutare alcune delle proposte avanzate dalla delegazione. Circa la retribuzione, la Regione ricorda che è stabilita dal contratto collettivo nazionale, recentemente sottoscritto".

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