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Anniversario crollo ponte Morandi, voci della tragedia: «Abbiamo seguito le urla sotto le macerie». Video

I ricordi sono ancora vivi nella mente e nella voce commossa del Carabiniere Scelto Giovanni Peditto, che era presente in Valpolcevera fin dai primi minuti dopo il crollo del ponte Morandi, e che il 14 agosto 2019 si trovava alla commemorazione delle vittime.

«Siamo giunti subito nei pressi di quel che rimaneva del ponte, purtroppo la zona del crollo era molto vasta e difficile da raggiungere - racconta -. Abbiamo concentrato le ricerche nei punti in cui c'erano meno soccorritori, recandoci verso quel che rimaneva della pila 9. Abbiamo iniziato a chiedere se c'era qualcuno, e abbiamo sentito delle urla provenienti dalla zona alta dei resti. Ci siamo addentrati come potevamo, e abbiamo notato che le urla venivano da un mezzo bianco, c'era un ragazzo che chiamava aiuto. Sono rimasto sul posto a dare un supporto psicologico, mentre il collega è andato a chiamare d'urgenza i Vigili del Fuoco. Poi abbiamo saputo che quella persona era stata fortunatamente tratta in salvo e adesso sta bene».

Il ricordo di aver salvato una vita addolcisce le terribili immagini che affiorano alla mente: «La situazione era drammatica, le persone da aiutare ahimé erano poche perché il numero delle vittime era alto - continua Peditto - abbiamo fatto quello che potevamo a mani nude, tra la tempesta, fughe di gas, era una situazione davvero difficile».

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