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Martedì, 16 Aprile 2024

VIDEO | Messa in ricordo di Alice Scagni uccisa dal fratello un anno fa, i genitori: “Chiediamo giustizia”

"Combatteremo per Alice, la nostra farfalla che adesso è in cielo. La giutizia deve arrivare per Alberto, per lei, per tutti quanti. Chi sbaglia deve pagare". Sono le parole di Graziano Scagni dopo la messa in ricordo della figlia Alice uccisa un anno fa dal fratello Alberto in via Fabrizi a Quinto. 

Il processo per l'assassino inizierà il 9 giugno di fronte alla Corte d'Assise del Tribunale di Genova, mentre resta aperta la seconda indagine sulle presunte omissioni di polizia e salute mentale e morte come conseguenza di altro reato, prima della tragedia. Risultano indagati due agenti della sala operativa della Questura, che avrebbero sottovalutato la telefonata d'allarme fatta dal padre a poche ore dal delitto, e un medico dell'Asl.

"Quando si chiede aiuto io credo che qualcuno debba rispondere", dice davanti alla chiesa Antonella Zarri la mamma di Alice e Alberto. "L'abbiamo urlato un anno fa davanti al corpo di Alice sull'asfalto e continueremo a urlarlo, chi non si è mosso chieda alla sua coscienza come si è comportato e cosa ha comportato la sua inoperosità ovvero la distruzione di una famiglia che ha chiesto aiuto".

Alle 13.29 del Primo Maggio Graziano Scagni telefona al 112 nel tentativo di fermare il figlio, gli rispondono di andare a denunciarlo il giorno dopo. Alle 20.45 circa Alice viene uccisa da Alberto con 17 coltellate: "Io sono rimasto al telefono 16 minuti - ricorda il padre Graziano - quando si chiama il 112 o intervengono altrimenti non stanno lì...prima o dopo la giustizia arriverà, di questo ne siamo certi". 

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