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VIDEO | Arenzano, flash mob a sorpresa per le artiste di strada ucraine alla Notte Bianca

Natalia e Anastasiia si alternano in piazza, con i loro strumenti, violino e violoncello, tra "The show must go on" dei Queen e "Believer" degli Imagine Dragons: la loro esibizione è prevista nell'ambito della Notte Bianca di Arenzano, luogo per loro familiare da quando sono scappate dall'Ucraina per rifugiarsi in Italia, a fine giugno. In tanti si sono radunati per sentirle suonare, molti lasciano un'offerta, alcuni bambini si siedono davanti a loro e ascoltano pazienti. Proprio loro, alla fine dell'esibizione delle due musiciste, si alzano in piedi e - a sorpresa - iniziano a cantare "Imagine" di John Lennon, inno alla pace, accompagnati dalle chitarre degli adulti. La piazza improvvisamente si riempie di bandierine blu e gialle (distribuite di nascosto durante l'esibizione), qualcuno sventola la bandiera arcobaleno della pace. Natalia e Anastasiia, che non sapevano nulla, si abbracciano intonando anche loro "Imagine" e si asciugano le lacrime. Alla fine, abbracceranno tutti i bambini che hanno regalato questo spettacolo.

Così il sindaco di Arenzano Francesco Silvestrini ha organizzato un flash mob a sorpresa per manifestare vicinanza e solidarietà alle due ragazze ucraine di 25 e 26 anni: i bambini sparpagliati tra il pubblico erano i componenti del coro delle voci bianche di "Ama" (Accademia Musicale Arenzano) pronti a entrare in azione al termine del concerto delle due violiniste.

Un momento molto toccante che ha commosso le due giovani, particolarmente affezionate ad Arenzano: nel 2019 le musiciste - che lavorano per la Filarmonica di Dnipro - avevano deciso di girare l'Europa suonando per strada, capitando anche nel paese rivierasco. Qui erano state notate da un assessore (che poi sarebbe diventato sindaco) e che, alla prima occasione, dopo aver saputo che erano riuscite a fuggire dall'Ucraina, le ha chiamate nuovamente ad Arenzano, organizzando una raccolta fondi per aiutarle. Infine, l'esibizione alla Notte Bianca e il flash mob solidale.

"Abbiamo studiato insieme al conservatorio - raccontano le due a GenovaToday - e lavoriamo alla Filarmonica di Dnipro, ma in Ucraina i musicisti non guadagnano molto dunque nel 2019 avevamo deciso di fare un'esperienza all'estero come artiste di strada. Fu così che capitammo ad Arenzano e incontrammo il sindaco Silvestrini". Le due sono originarie delle regioni di Dnipro e Zaporizhzhia: "Nei luoghi da cui proveniamo all'inizio la guerra sembrava lontana - dicono - non avevamo le truppe russe in casa ma c'era sempre il pericolo delle bombe. In questi mesi siamo rimaste sempre in contatto con le nostre famiglie e gli amici grazie ai social e alle app di messaggistica, e ora la guerra fa paura ovunque. Torneremo comunque a casa negli ultimi giorni di agosto, per ricominciare a lavorare e soprattutto per stare vicine ai nostri cari. Se necessario cercheremo posti sicuri in cui rifugiarci, come i tunnel della metro, ma se la situazione peggiorasse ulteriormente valuteremo di tornare in Italia con le nostre famiglie. Siamo molto grate al sindaco di Arenzano per quello che ha fatto per noi, non lo dimenticheremo mai".

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