I libri come nutrimento, la cultura come necessità e piacere. Nel distributore automatico h24 della "Libreria all'aperto" escono snack e bibite ed entrano romanzi, gialli, fantasy. Basta selezionare il numero sul tastierino, pagare con carta di credito e ritirare il volume scelto. Come un pacchetto di sigarette ma senza effetti collaterali. 

L’idea è del librario Roberto Rimondi, 60 anni e da 40 nella carta stampata. Un investimento coraggioso da parte del commerciante che alla crisi post covid, a quella della guerra e al caro vita risponde con la cultura e regala un servizio in più per i lettori genovesi, per i turisti che chiedono libri in lingua e soprattutto una nuova insegna accesa in città: il Bookstore 24/7.

Siamo in pieno centro, nella piazzetta di via XX Settembre che porta al ponte Monumentale. Rimondi, già titolare del chiosco libreria adiacente, rovista tra i cassetti e tira fuori un raccoglitore: "Eccolo qui, il progetto di restauro dell'area che avevo in mente", racconta a GenovaToday il libraio. Sul disegno si vedono una serie di bancarelle, dei lampioni, delle panchine e, ovviamente, il distributore automatico. "Lo avevo immaginato come un luogo di aggregazione intorno ai libri e in parte sono riuscito a realizzarlo ma al posto delle bancarelle al momento resterà il chiosco attuale, peccato che sono mesi che ho fatto richiesta al Comune per il restauro ma ancora non ho ricevuto risposte". 

Eppure la libreria pullula di clienti, c'è l'ex Generale della finanza che chiede se è arrivato il romanzo storico che aveva ordinato, la signora che cerca qualcosa sul Giappone, i ragazzi dell'ostello vicino da poco aperto che si fermano a guardare le graphic novel. "Ho sentito che il presidente Toti vuole dare spazio alla cultura non solo come concerti e musica ma anche come librerie e manifestazioni, io spero di partecipare e fare la mia parte. Ad esempio con dei firma copie. Già il 30 novembre ne avremo uno con Bruno Morchio".