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VIDEO | “La Postale non può trovarci”: le intercettazioni che inchiodano i giovanissimi disturbatori della dad

I ragazzi sono stati tutti denunciati, a coordinarli tre giovani residenti nelle province di Messina e Milano

La Polizia Postale di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure, li ha scoperti dopo mesi di indagini, una vera e propria banda specializzata nel disturbare la dad in tutta Italia. Le prime segnalazioni erano arrivate durante il lockdown di marzo 2020, a far scattare le indagini alcune incursioni messe a segno anche a Genova, che avevano spinto i dirigenti scolastici a rivolgersi alla Polizia Postale per capire come comportarsi. 

Le lezioni venivano di fatto disturbate da persone che intervenivano con parolacce, bestemmie e urla e che di fatto impedivano agli insegnanti di proseguire. I disturbatori non violavano però le piattaforme online dedicate alla dad, ma si facevano consegnare i codici di accesso dagli studenti, registrandosi poi con nomi di fantasia o, in alternativa, con il nome dello studente che aveva fornito i codici, "rubandogli" l'identità. ll tutto con la convinzione di essere, se non invisibili, quantomeno intoccabili, facendosi addirittura beffe della polizia che «non perderà tempo a cercarci e non ci troverà», come dice uno dei giovani in una chat.

I ragazzi sono stati tutti denunciati, a coordinarli tre giovani residenti nelle province di Messina e Milano: leggi la notizia

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