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VIDEO | Delitto dell'arco, i vicini: "Ci sentiamo abbandonati"

Evaristo Scalco ha ucciso Javier Romero Miranda con una freccia scoccata dal suo arco. A scatenare la follia omicida sarebbe stato il troppo rumore sotto la sua finestra

"Una notte come le altre, non mi sono nemmeno affacciato, ma questa volta c'è scappato il morto". A parlare è un vicino di casa Evaristo Scalco, il 63enne che questa notte ha colpito e ucciso Javier Romero Miranda, 41 anni, trafiggendolo con una freccia scoccata da un arco.

"Era un bonaccione, qualche volta abbiamo bevuto qualcosa assieme, un uomo per bene". Dai residenti non una brutta parola sul killer arciere che ora si trova nel carcere di Marassi ed è accusato di omicidio. 

A far scattare la follia omicida sarebbe stato il troppo rumore: "Ha chiesto di abbassare la voce ma a quanto pare i due sudamericani gli hanno tirato roba addosso, persino un petardo. Non che si possa giustificare un delitto, ma era esasperato", racconta un commerciante che sta per chiudere il negozio proprio di fronte al palazzo del delitto. Dal primo piano è partita la freccia mortale: finestre con ante bianche, le imposte aperte. Non arriva luce dall'appartamento di Scalco, tutto dall'una di stanotte è piombato nel buio. "Ci voleva un morto per attirare l'attenzione su di noi?", domanda una signora che abita nel vicolo accanto. "Ci sentiamo soli, abbandonati dal Comune e dalla Regione. Qui la notte non si può uscire se non accompagnati. Vogliamo più controlli e severi".   

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