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Giovedì, 18 Aprile 2024

VIDEO | Essere calciatrici ai tempi dei social: le atlete della Samp si raccontano tra pregiudizi e discriminazione

Cosa vuol dire essere donna e calciatrice ai tempi dei social, costantemente sottoposta a giudizi e pregiudizi, derisione e discriminazione? Lo spiegano, in occasione dell'8 marzo, quattro atlete della Sampdoria Women, Veronica Battelani, Melania Martinovic, Elena Pisani e Yoreli Rincón. Le ragazze si sono raccontate, leggendo alcuni commenti sessisti apparsi sui canali ufficiali blucerchiati, spiegando quali siano le problematiche e cosa significhi essere donna e calciatrice oggi, ai tempi dei social.

"Dopo le partite - spiegano nel video diffuso sui canali ufficiali della Sampdoria - capita di andare sotto i post del risultato finale, a dare un'occhiata ai commenti delle persone. In generale nel calcio femminile capita più volte di trovare commenti non idonei, quasi imbarazzanti da leggere". Il sostegno non manca, ma allo stesso modo "c'è tanta discriminazione, i commenti brutti ci sono". 

Tra i commenti più significativi selezionati sui social: "Non so se a giocare sono capaci ma sicuramente sono f***e", "Ma secondo voi a qualcuna piace il c***o? O sono tutte dell'altra sponda?".

"Ma che sponda? Del fiume, forse - si interrogano le calciatrici -. Indipendentemente dallo sport che fai ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita sentimentale, questo commento lascia il tempo che trova. È omofobia. Perché su tutte le giocatrici si indaga per vedere se sono etero o no, e sugli uomini no?"

Altri commenti che mostrano come nella società sia ancora radicata l'idea di sport solo maschili e solo femminili: "Dovrebbero davvero abolire questo sport al femminile, è un insulto. Magari dovrebbero essere chiamate Paraolimpiadi, così sarebbe già più equo", "Il calcio è maschile nulla contro le donne". "Siamo nel 2022, una persona che scrive un commento simile non ha mai provato a guardare una partita di calcio femminile e a giudicarla senza pregiudizi. Magari gli capiterà una figlia che gioca a calcio. E se non piace, cambia canale, persone così che guardano il calcio femminile non servono" è la risposta delle calciatrici. E al commento "Ce ne sarà una che sa veramente giocare o le hanno ingaggiate solo per i video?" la risposta è netta: "Li metteremmo in campo con noi e vediamo se sono più bravi loro o noi".

"Femminilità zero, sembrano uomini" con tanto di emoji divertita è un'altra affermazione presa dal web. "Ci sono tanti modi per essere femminili, loro probabilmente si fermano a quello più superficiale che è l'aspetto estetico. E noi giochiamo vestite per giocare. Un uomo giocherebbe in abito?".

Cosa significa essere donna?

Alle atlete è stato chiesto cosa significhi essere donna: "Essere orgogliosa di me stessa, di quello che sono. È essere forte, coraggiosa, anche gentile e cauta, premurosa, è un insieme di tante cose. Alla fine le caratteristiche di uomini e donne sono solo stereotipi" è la risposta.

L'evento

In occasione della giornata internazionale della donna andrà in scena a SampCity in via XX Settembre, a partire dalle ore 20.30, un focus sul calcio femminile a tinte blucerchiate. Dall'intuizione di Paolo Mantovani per il Torneo Ravano, che dal 1987 allargò la competizione alle bambine, fino allo storico esordio della Sampdoria Women nella Serie A 2021/22.

L'evento sarà trasmesso live sulle pagine di Facebook di SampCity e Museo Samp Doria.

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