Roberto Sechi, 52 anni, era già stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa nel 2006. Le attività che gli erano state confiscate, però, erano tornate sotto il suo controllo
L'accusa che li ha portati in tribunale recitava concorso in usura aggravata dal metodo mafioso. I due imputati avrebbero usato intimidazioni per ottenere la restituzione di prestiti concessi con interessi di circa il 20% mensili nel periodo 2009-2010