Sampdoria, Garrone: "Più rispetto per il nostro lavoro"
Il presidente torna a parlare della Samp e della situazione critica del calcio in Italia respingendo con fermezza le critiche ricevute da stampa e tifosi
La Sampdoria sta vivendo uno dei periodi di più difficili della sua storia: doveva essere la squadra ammazza campionato, ora invece lotta per una posizione, forse l’ultima, valida per i play off.
Le motivazioni di questa debacle sono tante, i tifosi non hanno mai nascosto il loro disappunto nei confronti di una società giudicata incompetente e poco presente. Critiche che hanno investito anche il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, che è tornato a parlare ai microfoni di Primocanale.
Il patron blucerchiato ha voluto smentire le voci di una possibile volontà della famiglia di cedere la società e ha difeso con fermezza l’operato di Antonio Guastoni, suo uomo di fiducia e membro del consiglio di amministrazione, al centro di numerose polemiche da parte dei media e dei tifosi negli ultimi mesi.
“Ci vuole più rispetto per quello che abbiamo fatto- esordisce il presidente - quando le cose non vanno bene, allo stadio si sente di tutto, insulti, come se si fosse dimenticato tutto quello che è avvenuto. Io confermo che se dieci anni fa non avessi fatto quella che per me è quasi diventata una “pazzia”, e lo dico in senso buono, oggi la Sampdoria probabilmente sarebbe forse tra le squadre dei dilettanti."
Garrone guarda con ottimismo alla fine della stagione: "Supereremo il momento difficile; sembra che gli acquisti fatti nel mercato di gennaio stiano promettendo bene, ma noi tocchiamo ferro, perché vogliamo arrivare lassù in alto, quantomeno nelle prime sei posizioni per poterci giocare i playoff
Quanto alle critiche a Guastoni: “Non capisco come si possano fare considerazioni su persone che la famiglia ha scelto per essere aiutata nella gestione della società, questo è altamente offensivo e chiedo ai tifosi di non considerare queste cose. A forza di tirare, poi la corda si spezza. Dateci veramente una mano, e mi rivolgo soprattutto ai media e ai tifosi ".
Inoltre, qualche considerazione sul momento vissuto da sistema calcio italiano . “ E’ un periodo non buono, e lo si è visto negli scandali recenti ed è estremamente faticoso reggere vedendo in quale tipo di ambiente si sta operando. Parlando di calcio come un sistema deteriorato sotto l’aspetto etico. Ci sono troppi quattrini, troppi intermediari ed è una realtà dalla quale non si riesce a venir fuori. Credetemi, è davvero duro continuare”.