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Calcioscommesse: Sampdoria deferita, ecco cosa rischia

La Sampdoria è stata deferita per responsabilità oggettiva insieme ad altre quattro squadre di serie A per i fatti oggetto delle inchieste sul calcioscommesse di Cremona e Bari. La società rischia di iniziare il campionato 2012/2013 con una penalizzazione

Genova - La Sampdoria è stata deferita per responsabilità oggettiva dalla Procura federale alla Commissione disciplinare insieme ad altre quattro squadre di serie A per i fatti oggetto delle inchieste sul calcioscommesse di Cremona e Bari. Le altre società sono Udinese, Bologna, Siena e Torino. I blucerchiati attendono anche gli esiti dell'inchiesta della procura di Genova sul derby del 2011 vinto dal Genoa con un gol di Boselli.

In totale sono 13 le società per cui la giustizia procederà, 44 i tesserati il cui comportamento è risultato sospetto. Nello specifico, la Samp è stata rinviata a giudizio per il presunto illecito sportivo commesso dal proprio ex tesserato Stefano Guberti in merito alla partita Bari-Sampdoria del 23 aprile 2011 terminata 0-1.

Cosa rischia la Samp
Una penalizzazione da due a quattro punti. Questa potrebbe essere la richiesta del procuratore federale.

Codacons
L'associazione - che si costituirà parte civile nel procedimento assieme a Federsupporter - chiede il rinvio del calendario per le partite di serie A della stagione 2012/2013. «Vista la delicatezza della vicenda e nell'interesse del calcio e dei suoi tifosi, occorre sospendere il calendario di serie A in attesa dell'esito dei processi, dal momento che tra i deferimenti appaiono anche 5 club della serie maggiore (Udinese, Bologna, Sampdoria, Siena e Torino)», spiega il presidente Carlo Rienzi.

«Il nostro scopo è far ottenere a tifosi e scommettitori delle partite truccate non solo il rimborso delle scommesse e dei costi sostenuti per biglietti dello stadio, abbonamenti alle pay-tv, spese per le trasferte, ecc., ma anche il risarcimento dei danni morali subiti per la buona fede tradita - aggiunge Rienzi - Attraverso questa azione, alla quale si puo' aderire seguendo le istruzioni riportate sul blog www.carlorienzi.it, i tifosi delle 13 squadre deferite possono chiedere 500 euro di indennizzo a testa, agendo non solo nei confronti dei soggetti responsabili della truffa, ma anche delle squadre di calcio coinvolte e degli enti sportivi che avevano il compito di vigilare ed evitare il verificarsi di simili episodi».

Ecco il testo della procura. Il responso dice deferita:
la Società U.C. SAMPDORIA S.P.A., a titolo di responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 4, e dell’art. 4, comma 2, C.G.S. in ordine agli addebiti contestati al proprio tesserato Stefano GUBERTI in relazione alla gara BARI - SAMPDORIA del 23.4.2012, nonché a titolo di responsabilità presunta, ai sensi dell’art. 4, comma 5, C.G.S., per l’illecito sportivo commesso a proprio vantaggio dai tesserati del Bari;

GUBERTI Stefano, tesserato all'epoca dei fatti per la società U.C Sampdoria S.p.A., per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima della gara BARI - SAMPDORIA del 23.4.2011, in concorso con altri soggetti tesserati e non tesserati e altri allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti con il calciatore del Bari MASIELLO Andrea, che a sua volta interessava della proposta illecita il compagno di squadra Marco ROSSI dal quale otteneva la relativa disponibilità alla partecipazione all’alterazione.

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