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Mihajlovic choc: «Ho la leucemia», il "tifo" di Mancini: «Sinisa, sei troppo forte»

Problemi di salute per l'allenatore del Bologna con un passato in blucerchiato: «Da martedì sarò in ospedale per cominciare a lottare, la malattia è in fase acuta, ma attaccabile»

Gravi problemi di salute per Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna con un passato in blucerchiato, prima come giocatore (110 presenze e 12 gol tra il 1994 e il 1998) e poi in panchina (tra il 2013 e il 2015).  Dopo le esperienze tra Milan e Torino il tecnico serbo era tornato al Bologna nel gennaio del 2019 conquistando una salvezza che, a un certo punto della stagione, sembrava difficilissima.

Il tecnico serbo, nato a Vukovar il 20 febbraio 1969 non si trova con la squadra felsinea nel ritiro di Castelrotto in Trentino Alto Adige, ufficialmente perché influenzato. Alla base dell'assenza, però, sembrano esserci problemi più gravi: l'allenatore ha infatti parlato alla stampa nel pomeriggio di sabato 13 luglio 2019 spiegando di avere la leucemia.

La conferenza stampa di Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic si è presentato in conferenza insieme al Ds del Bologna Walter Sabatini (anche lui ex Samp). Sabatini ha confermato la fiducia al tecnico fino alla scadenza del suo contratto, ma poi ha lasciato la parola all'allenatore serbo che ha spiegato: «Da alcuni esami sono emerse anomalie che quattro mesi fa non c'erano e da ulteriori accertamenti ho scoperto di avere la leucemia acuta. Sono stato due giorni chiuso in camera a riflettere e piangere, non lacrime di paura, ma di rispetto, perché so che vincerò questa battaglia, per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti coloro che mi vogliono bene. Da martedì sarò in ospedale per cominciare a lottare, la malattia è in fase acuta, ma attaccabile. Stamattina ho ricevuto più di 500 messaggi e non so qante telefonate, mi scuso con tutti quelli che non hanno ricevuto risposta, ma volevo stare solo con me stesso. Ringrazio anche tutto il Bologna che mi ha fatto capire di essere uno di famiglia e avrò anche bisogno di loro in questa difficile "partita"».

Mihajlovic ha poi parlato dell'importanza dei controlli medici, per scoprire in tempo eventuali anomalie: «A fine febbraio avevo svolto i miei consueti controlli e tutto era nella norma, ho continuato ad allenarmi e a non ho mai avuto alcun sintomo. Se non avessi svolto i controlli periodici a cui mi sottopongo non avrei scoperto nulla, l'unica speranza in questi casi è di accorgersene il prima possibile. Il messaggio che voglio mandare a tutti è sull'importanza della prevenzione».

Il messaggio di Roberto Mancini

 Tanti i messaggi di incoraggiamento arrivati a Mihajlovic, tra questi quello dell'allenatore della nazionale (ed ex compagno di squadra del serbo prima nella Samp e poi nella Lazio) Roberto Mancini che ha postato sulla propria pagina Instagram un collage di foto insieme scrivendo «Mihajlovic sei troppo forte, questo ti fa un baffo e poi dobbiamo giocare a padel». 

Il tweet della Sampdoria

Anche la Sampdoria, attraverso i propri canali social, ha fatto sentire la propria vicinanza all'allenatore, scrivendo: «Dopo pioggia viene sole. Forza Sinisa, lotta e vinci come sempre, come sai fare tu. La Sampdoria e i sampdoriani sono con te».

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