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Genoa-Siena, la Procura Federale non fa sconti al Grifone

Palazzi ha richiesto 3 mesi di squalifica per Sculli, 300 mila euro per la società, 100 mila per Preziosi e 30 mila per ognuno dei 17 tesserati coinvolti nello scandalo delle maglie

Trecentomila euro per il Genoa, centomila euro per il presidente Enrico Preziosi,  30mila euro per ciascuno dei 17 tesserati del club ligure (16 giocatori e il dirigente Francesco Salucci), tre mesi di squalifica per Giuseppe Sculli.

Queste le richiese della Procura federale e di Stefano Palazzi nei confronti del Genoa per i fatti risalenti al match casalingo contro il Siena, quando i giocatori furono costretti a togliersi le maglie da un gruppo di Ultras.

I giocatori in attesa di giudizio sono Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi, Rodrigo Palacio, Giandomenico Mesto, Cesare Bovo, Juraj Kucka, Alberto Gilardino, Davide Biondini, Luis Miguel Pinto Veloso, Jose Eduardo Bischofe, Valter Birsa, Kahka Kaladze, Jorquera Torres Cristobal, Giuseppe Sculli e Luca Antonelli.

Di questi, solo sette militano ancora nel Genoa, (Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi,Cesare Bovo, Juraj Kucka,Jorquera Torres Cristobal, Luca Antonelli) e i loro colleghi rossoblù hanno dichiarato che in caso di qualifica dei compagni, non scenderanno in campo in segno di solidarietà e protesta.

Sembra invece più grave invece la posizione di Giuseppe Sculli; come si legge nel comunicato della Procura Federale, il calciatore calabrese avrebbe «reso dichiarazioni non veritiere, in quanto a conoscenza dell'organizzazione preventiva della contestazione nonchè della preordinazione dei tumulti per la gara Genoa-Siena, perchè riferitagli direttamente da uno dei capi ultrà della tifoseria del Genoa e per aver poi intrattenuto contatti con alcuni esponenti della tifoseria ultrà locale».

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