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Genoa-Siena: multa per la società e un mese di squalifica per Sculli

A pagare le conseguenze più pesanti per i fatti di Genoa-Siena sono la società rossoblù, a cui la commissione disciplinare ha inflitto un'ammenda di trentamila euro e Giuseppe Sculli, ora alla Lazio, con una squalifica di un mese

Genova - A pagare le conseguenze più pesanti per i fatti di Genoa-Siena sono la società rossoblù, a cui la commissione disciplinare ha inflitto un'ammenda di trentamila euro e Giuseppe Sculli, ora alla Lazio, con una squalifica di un mese.

Queste le uniche sanzioni inflitte dal presidente della commissione Sergio Artico in merito ai fatti del 22 aprile 2012, quando i giocatori genoani si tolsero le maglie di gioco e le consegnarono a un gruppo di tifosi che contestavano la squadra.

Possono tirare un sospiro di sollievo tutti gli altri deferiti: 15 calciatori rossoblù (Sebastien Frey, Andreas Granqvist, Marco Rossi, Rodrigo Palacio, Giandomenico Mesto, Cesare Bovo, Juraj Kucka, Alberto Gilardino, Davide Biondini, Luis Miguel Pinto Veloso, Jose Eduardo Bischofe, Valter Birsa, Kahka Kaladze, Jorquera Torres Cristobal e Luca Antonelli) il presidente Enrico Preziosi e il dirigente Francesco Salucci.

Per quanto riguarda l'ex rossoblù Sculli, il provvedimento è chiaro «dalle intercettazioni emerge la prova delle costanti e prolungate frequentazioni tra l'incolpato ed elementi di spicco della frangia di contestatori autori degli episodi del 22 aprile».

«Libero il giocatore di avere le frequentazioni che preferisce e di accettare il rischio delle eventuali conseguenze negative - conclude il dispositivo - quelli descritti configurano, però, comportamenti che violano i principi di lealtà, correttezza e probità che devono improntare i comportamenti dei tesserati e degli atleti nei rapporti comunque riferibili all'attività sportiva».

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