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Genoa senza maglie: Preziosi nega aver dato consenso a giocatori

Gli episodi di domenica 22 aprile 2012 al Ferraris hanno avuto uno strascico polemico tra questura di Genova e il presidente Preziosi. Quest'ultimo sostiene di non aver mai dato benestare ai giocatori a cedere alle richieste dei tifosi

Su un dato sono tutti d'accordo: dal punto di vista dell'ordine di pubblico la situazione venutasi a creare allo stadio di Marassi è stata gestita «con grande professionalità, tempestività ed equilibrio» da parte delle forze dell'ordine. Tanto il questore, Massimo Mazza, rivendica questo riconoscimento dell'operato delle forze di polizia impegnate allo stadio, quanto il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, è disposto a riconoscerlo.

Tuttavia quanto avvenuto domenica 22 aprile 2012 al Ferraris ha avuto uno strascico polemico tra questura di Genova e il presidente Preziosi. Il questore Mazza ha riferito che, con il presidente Preziosi presente in quel momento sul terreno di gioco, è stata la società Genoa a cedere alle richieste dei 'tifosi' per quanto riguarda la maglia. Un atto sconsiderato.

«Il mio vicario, che era in campo - ha detto Mazza, elogiando il comportamento dei suoi uomini - ha fortemente sconsigliato ai giocatori di togliersi le maglie. È stata la società a dare il suo consenso, a premere per questo. Ma i giocatori non avrebbero mai dovuto consegnare le maglie. È stata una decisione della società. Mai fare un gesto così».

Il presidente Preziosi ha però tenuto a precisare di non aver mai detto che i suoi giocatori dovevano acconsentire alle richieste dei tifosi di togliersi la maglia. In serata, attraverso un comunicato della società, il presidente del Genoa ha dichiarato di «non aver fornito alcuna indicazione ai propri giocatori di togliersi le maglie di gioco».

Nella sua nota, la società genoana sottolinea che «il patron rossoblu evidenzia la pronta risposta data in campo dalle forze dell'ordine, che hanno assicurato provvedimenti di massimo rigore in tempi celeri». Preziosi ha chiesto che i responsabili siano mandati 'in galera'.

Il Viminale ha fatto sapere che su quanto avvenuto domenica a Genova è già in corso la verifica di tutte le immagini video registrate dalle telecamere di sicurezza, e l'analisi delle centinaia di fotografie scattate al Ferraris. Nei confronti degli ultras identificati saranno adottati provvedimenti 'di rigore', a cominciare dai Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive). (Ansa).

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