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Genoa, Preziosi: «Non sono più il presidente appassionato che ero»

Enrico Preziosi aveva parlato di 'rivoluzione Genoa'. Oggi, martedì 22 maggio 2012, l'annuncio di Palacio all'Inter. Il presidente rossoblù annuncia di essere pronto a un passo indietro e spiega di non avere più grande entusiasmo

Enrico Preziosi aveva parlato di 'rivoluzione Genoa'. È stato di parola: non ha lasciato passare nemmeno una settimana dalla fine del campionato che ecco il primo tassello: Rodrigo Palacio all'Inter. È stato lui stesso ad annunciarlo, precisando che con il club nerazzurro e con il giocatore è già stato raggiunto un accordo e che per la definizione dell'operazione mancano solo alcuni dettagli.

L'operazione Palacio è solo la punta dell'iceberg che porterà molti cambiamenti in casa rossoblù. «Sono in tanti ad aver chiesto di partire - ha detto -. Fosse per me, io non terrei nessuno. Cercherò di accontentare tutti. Purtroppo o per fortuna il Genoa ha 103 giocatori, faremo tante operazioni».

«Quest'anno abbiamo vissuto una stagione difficile, molti hanno chiesto di essere ceduti. Palacio - ha detto riferendosi alla partita di Novara, dove alcuni tifosi sputarono addosso al giocatore - a Novara ha vissuto una brutta situazione, così il giorno dopo la salvezza ha chiesto di andar via. Oggi comunico che è stato già ceduto all'Inter».

Preziosi ha precisato che «l'Inter lo aveva adocchiato da due anni, è stata un'occasione per entrambe le società. E lui ha raddoppiato l'ingaggio». Palacio non sarà che il primo. Seguiranno altri, anche se Preziosi non ha fatto nomi.

Dovrebbe invece arrivare Destro dal Siena: «Che fosse un predestinato lo sapevamo, lo pagai cinque milioni quando giocava nella Primavera - ha detto Preziosi -.Non mi sorprende che si stia confermando. Uno tra Destro e Immobile (neopromosso col Pescara, ndr) sarà attaccante del Genoa».

Sul fronte dirigenziale, la rivoluzione-Preziosi punta anche sulla dirigenza. Al momento è confermato l'ad Alessandro Zarbano, non è stato precisato se resterà o meno l'attuale direttore sportivo Capozzucca. Di certo, però, un anno come quello appena trascorso Preziosi non lo vuole più vivere.

«Dopo un anno così riconfermare tutti, compreso il sottoscritto, sarebbe un suicidio. Io farò un passo indietro, non ho grande entusiasmo. Ricostruiremo la struttura dirigenziale. Non sono più il presidente appassionato che ero prima. Entro fine mese ci saranno altre decisioni. Non sono e non sarò un presidente ingombrante. Al di là del 'giochino' del mercato che in molti mi rimproverano, mi fido delle persone con cui lavoro. Se dovesse venire una persona seria, di passi indietro ne faccio due. Il calcio rimane ancora una mia passione, ma devo essere più realista del re. Se arriva, ben venga qualcuno più capace di me».

Sul fronte allenatore resta dunque in sospeso l'opzione Gigi De Canio. Preziosi ha solo confermato di non aver ancora preso alcuna decisione, pur sottolineando l'ottimo lavoro di De Canio, ("ha dimostrato attaccamento alla società"). Ma ha avuto parole di apprezzamento anche per Zeman: «È il mio allenatore preferito. Ma in serie A - ha concluso - le cose vanno verificate meglio» (Ansa).

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