L'euforia per la netta vittoria nel derby continua a contagiare l'ambiente rossoblù. Grande festa al Pio con più di mille tifosi che hanno ringraziato la squadra e centinaia di supporter al Museo del Genoa per incontrare i protagonisti della stracittadina, Antonini, Calaiò e Lodi.

Sulla partita è tornato a parlare anche l'allenatore rossoblù Fabio Liverani e si è lasciato andare a una battuta sul caso di spionaggio che ha tenuto banco per tutta la vigilia del match:  «Ci prendiamo tutti troppo sul serio, nel calcio ormai non si possono nascondere troppi segreti. Non credo troppo a queste cose ma se proprio vogliamo dirla tutta - aggiunge ridendo - De Prà ha fatto proprio un buon lavoro. Se perdiamo ho perso io, se vinciamo ha vinto De Prà».

Sabato però il Genoa deve mettere da parte l'euforia e concentrarsi sulla gara che vedrà il Livorno avversario al Ferraris. «I tifosi possono continuare a godere per questa vittoria ma sarebbe riduttivo per noi non pensare a quello che c'è stato prima e alla prossima sfida di sabato. Ora dobbiamo pensare al Livorno, una squadra in grande salute. Il modulo? Dipende dall'avversario, abbiamo la fortuna di poter scegliere anche in base a chi affronteremo. Il 4-3-3 è quello che abbiamo provato di piu' in estate, il 3-5-2 nelle ultime due settimane».

Infine una battuta su Fetfatzidis e sull'attacco: «Fetfatzidis è giocatore internazionale che ha già giocato con questo modulo ed è pronto per darci una mano, magari già da sabato sera. La squadra ha sofferto pochissimo nel derby perché abbiamo due attaccanti eccezionali. La difesa inizia proprio dagli attaccanti. Avevo visto subito quanta voglia aveva Calaiò di giocare, sin dal suo arrivo. E' un attaccante che sa sacrificarsi e nel calcio di oggi conta. Gilardino? Si cosa può dare, è maturato molto oltre al fatto che sa di avere a giugno prossimo un'opportunità unica. Le motivazioni nel calcio sono importanti».