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Genoa Siena, Preziosi: «Ostaggio di cento delinquenti»

Dura reazione del presidente rossoblù al termine della gara contro il Siena e delle contestazioni degli ultras: «In Italia manca la cultura sportiva, impensabile che 100 persone condizionino un'intera gara»

Dura reazione del presidente del Genoa Enrico Preziosi dopo i fatti di Genoa Siena: «siamo stati ostaggio di 60-80 delinquenti. Non si può permettere a 60-80 persone di impadronirsi di uno stadio. In Italia non abbiamo cultura sportiva, le sconfitte non si accettano mai. Queste persone devono andare in galera. Basta permissivismo».

«Capisco che sullo 0-4 le speranze si sono affievolite - prosegue Preziosi -, ma non ci comporta così. Questi 80 delinquenti non possono buttare delle bombe  in campo con i bambini presenti sugli spalti e non possono in nessun modo incidere sull'esito del campionato. Se non veniva ripresa la partita avremo avuto anche dei punti di penalizzazione».

Continua poi Preziosi: «Non voglio polemizzare con le forze dell'ordine, ma non è possibile che in Italia che un centinaio di persone abbia il potere di fare quello che vuole; mi aspetto una risposta dalle forze dell’ordine perché non accetto l’umiliazione ai miei giocatori, vorrei chiedere allo Stato come mai sono stati impiegati solo 10 poliziotti di fronte a queste persone che hanno il sopravvento e che hanno imposto a noi dei comportamenti anti-sportivi.

I fatti sportivi dicono che i due allenatori sono stati mediocri, il presidente peggio di loro, ma io credo ancora nella salvezza, che è alla nostra portata. A questo punto è meglio che ci squalificano il campo così andiamo a giocare fuori. Un peccato per chi viene allo stadio per vedere la partita, magari soffrire per questo momento difficile, ma senza sfociare in episodi di violenza».

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