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Genoa Lecce 0-0 | A Marassi regna la noia

Nella giornata degli 0-0 al Ferraris non va meglio: finisce a reti inviolate l'incontro tra due formazioni in evidente difficoltà. In Gradinata Nord striscioni di solidarietà per gli operai di Fincantieri

Il Genoa prova con poca convinzione a violare la porta di Benussi, il Lecce si difende senza troppe difficoltà e in qualche timida occasione si affaccia nella trequarti rossoblù. Questo il tema di una partita nel complesso brutta, che finisce a reti inviolate. Con questo pareggio il Genoa arriva a quota 8, in attesa del difficile ciclo di partite contro Juve e inter. Il Lecce conquista il quarto punto in campionato, ma la panchina di Di Francesco è ancora a rischio.

CRONACA DEL MATCH Difficile commentare una partita priva di emozioni, tra due squadre limitate dal punto di vista tattico, tecnico, con un gioco macchinoso. Nel Genoa Malesani conferma a centrocampo Kucka, Veloso in regia e Birsa sul centro-sinistra. In difesa, Rossi e Antonelli sulle fasce, Dainelli e Kaladze centrali. Merkel dietro le due punte Palacio e Caracciolo. Nel Lecce in emergenza e reduce da tre sconfitte consecutive, Di Francesco manda in campo Oddo, Tomovic, Esposito e Mesbah; a centrocampo Strasser, Obodo e Giacomazzi, con Grossmueller a sostenere in attacco Ofere e Pasquato.

Nel primo tempo il Genoa è aggressivo con un pressing altissimo, ma il Lecce mostra qualche progresso in fase difensiva e rischia poco. Gli esterni Rossi e Antonelli si affacciano spesso nella trequarti leccese, Merkel, Palacio e Caracciolo si muovono molto dando pochi punti di riferimento ai difensori salentini, che però sono molto efficaci in copertura, soprattutto l'ex genoano Tomovic.

Nel secondo tempo la partita non cambia, è sempre il Genoa a provarci con maggiore convinzione rispetto al primo tempo, ma il gol non arriva. Malesani prova a scuotere i suoi inserendo Pratto e Jorquera al posto di Caracciolo e Kucka (fischiatissimo). Il cileno si rende subito protagonista con un tiro dal limite che centra il palo; sulla ribattuta arriva Palacio ma Benassi è bravo a negargli il gol. Al 34' l'arbitro espelle Kaladze: fallo di Antonelli, il georgiano allontana la palla (primo giallo) e protesta animatamente con Gava, che lo espelle. Da quel momento il Lecce prende coraggio, alzando il baricentro, ma è il Genoa ad avere la palla gol più importante della partita nei minuti di recupero, con un bolide su punizione di Jankovic, entrato in precedenta, deviato da Benassi.

In Gradinata Nord sono comparsi due striscioni per gli operai di Fincantieri: il primo recita "Certezze per i lavoratori di Fincantieri di Sestri Ponente''. Nel secondo: ''Piu' commesse per Fincantieri, meno escort per il governo'.

LA CHIAVE DEL MATCH La difesa del Lecce regge bene al pressing del Genoa, che non riesce ad essere incisivo sotto porta. In Gradinata è iniziata la poco incoraggiante conta dei punti che mancano alla salvezza: questo la dice lunga sugli umori dei tifosi, che vedono davanti a se una squadra prova di mordente e con un gioco poco efficace

LE DICHIARAZIONI POST GARA “Penso che Kaladze non andasse espulso", ha dichiarato Dario Dainelli al termine della partita. "Oggi non siamo stati fortunati negli episodi”

IL TABELLINO

GENOA (4-3-1-2): Frey; Rossi, Dainelli, Kaladze, Antonelli; Kucka (18' s.t. Jorquera), Veloso, Birsa (32' s.t. Jankovic); Merkel; Caracciolo (18' s.t. Pratto), Palacio. (Lupatelli, Bovo, Moretti, Seymour). All. Malesani.

LECCE (4-3-1-2): Benassi; Oddo, Tomovic, Esposito, Mesbah; Strasser, Obodo, Giacomazzi; Grossmueller (37' s.t. Bertolacci); Ofere (25' s.t. Corvia), Pasquato (14' s.t. Cuadrado). (Gabrieli, Carrozzieri, Muriel, Giandonato). All. Di Francesco.

ARBITRO: Gava di Conegliano.

 NOTE: Espulso Kaladze (G) al 34' s.t. per doppia ammonizione. Ammoniti: Caracciolo (G), Giacomazzi (L), Strasser (L), Benassi (L), Tomovic (L), Jorquera (G), Obodo (L).

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