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Genoa, Lo Monaco: «Sculli torna alla Lazio»

Il direttore generale rossoblù interviene sulla bufera calcioscommesse e non lascia spiraglia a una conferma di Sculli al Genoa. Nel frattempo dichiara amore eterno ad Alberto Gilardino, richiesto dal Monaco

Genova - «Il calcioscommesse è una piaga che non riguarda solo ed esclusivamente il Genoa. Mi sembra che stia toccando molte società, anche i campioni d'Italia. È un qualcosa che fa male al calcio e soprattutto al nostro calcio. È un pugno in pieno volto all'immagine del nostro calcio».

Così Pietro Lo Monaco, nuovo direttore generale del Genoa, ha commentato le ultime vicende che vedono coinvolti alcuni ex giocatori del Grifone. «Sculli? è un giocatore in prestito che al 30 giugno, a scadenza del prestito, tornerà alla Lazio».

Durante la conferenza stampa in compagnia del tecnico Gigi De Canio, il factotum rossoblù ha espresso ammirazione per Alberto Gilardino, ma potrebbe trattarsi solo di un gioco al rialzo dopo l'offerta del Monaco. «Se chiedono Merkel possono accomodarsi fuori - ha spiegato Lo Monaco -. Gilardino? dopo un anno i grandi attaccanti si riscattano sempre, spero che voglia far godere la nostra gente. Tomovic e Perin torneranno mentre per Destro prima dobbiamo definire la posizione con il Siena. Poi quando sarà interamente del Genoa valuteremo tutte le possibilità, non ultima quella che possa rimanere».

«Credo che questo posto mi spetti di diritto»: così Gigi de Canio si è presentato oggi a Pegli per la sua prima conferenza stampa da riconfermato allenatore del Genoa. «Ribadisco la mia gioia per essere qui. Nove anni fa accettai un lavoro nel quale credevo perché ritenevo fosse l'ambiente giusto per coronare un percorso professionale in una società importante, ma varie vicende hanno cambiato il corso delle cose. Adesso sono pronto a ricominciare».

De Canio, la cui prima volta in rossoblù risale alla stagione 2003/04, ha detto di sentirsi pronto per la nuova sfida. «Quella attuale è ancora più affascinante, non vedo l'ora di iniziare. Non sono qui per vendere fumo. Voglio una squadra propositiva che faccia un calcio veloce, una squadra che sappia trascinare la gente e che sfrutti le possibilità del nostro campo».

Il Genoa che lui ha in mente dovrà miscelare giocatori esperti e giovani pronti a tornare alla base dopo esperienze in altre squadre. «È il momento di far tornare a casa quei giocatori che si sono dimostrati bravi da altre parti. Vorrei un gruppo di 23/24 giocatori e sappiamo già chi ci serve».

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