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Genoa, un 2012 da dimenticare: riviviamolo nei suoi momenti clou

Da Gilardino a Borriello, da Genoa-Siena al derby, passando per ben quattro cambi di allenatore e solite rivoluzioni di mercato. Si chiude un "annus horribilis" per i rossoblù, ricco di polemiche e delusioni

Genova - Si chiude un 2012 da dimenticare in casa rossoblù, tanto che definirlo “annus horribilis” è fin poco. Quattro allenatori in dodici mesi, salvezza all’ultima giornata nella passata stagione, penultimo posto in questo campionato, derby perso, un clima di contestazione tra tifosi e società in continua crescita dopo Genoa-Siena, siamo sicuri che tutti i tifosi rossoblù non vedano l’ora di mettersi alle spalle l’anno che se ne va.

Fortunatamente il 2012 si è chiuso con un piccolo accenno di ripresa, grazie ai due pareggi col Torino e soprattutto con quello di Milano contro l’Inter che fanno ben sperare per il 2013 che verrà.

Ma riviviamo ora il 2012 rossoblù tutto d’un fiato, dall’arrivo di Gilardino al ritorno di Floro Flores, passando per l’acquisto bomba di Borriello e i disordini di Genoa-Siena.

gilardino1 CALCIOMERCATO INVERNALE 2011-2012: ARRIVA GILARDINO

Il Genoa veleggia a metà classifica, Rodrigo Palacio segna gol a ripetizione, ma ai rossoblù manca una prima punta di ruolo da affiancare all’argentino. Ed ecco che Enrico Preziosi riesce a sferrare il colpo: Alberto Gilardino, bomber della Fiorentina, approda in rossoblù e rappresenta uno dei momenti di maggior entusiasmo dell’anno. Per il resto solita rivoluzione “preziosiana” nel calciomercato invernale, con gli acquisti oltre che di Gilardino, di Roger De Carvalho dal Figueirense, Fernando Belluschi dal Porto, Davide Biondini dal Cagliari e il clamoroso ritorno di Giuseppe Sculli. Sul fronte partenze via Dainelli, Caracciolo, Seymour, Pratto e Merkel, in un mercato che in ogni caso sembrava aprire un anno positivo per il Genoa.

pasquale-marino-32 ESONERATO MARINO, TORNA MALESANI

La sconfitta rocambolesca per 5-4 contro l'Inter di domenica primo aprile costa cara a Marino. Preziosi decide per il suo esonero e tra lo stupore generale richiama Alberto Malesani.

Il tecnico ex Udinese e Catania paga per un Genoa invischiato nella zona calda della classifica e che mai aveva convinto il presidente Preziosi. Al suo posto così viene richiamato Malesani, che di fronte avrà tre gare decisive per la salvezza rossoblù. Novara, Cesena e Siena. Le prime due terminano con due deludentissimi 1-1, poi i fattacci di Genoa-Siena aprono un finale di stagione da incubo per il Grifone.

Inter-Genoa 5-4 © TM News Infophoto

3 GENOA-SIENA E LO SCANDALO DELLE MAGLIEgenoa_siena_2012_rossi_maglie-2

22 Aprile 2012: la Genova sportiva balza sotto i riflettori di tutto il mondo. La partita in questione è l’ormai famosissima Genoa-Siena, una gara decisiva per la permanenza in serie A dei rossoblù. Il Genoa scende in campo senza idee e senza grinta e dopo un solo tempo di gioco si trova sotto di tre reti a zero. Ad inizio ripresa ti aspetti la reazione di Gilardino e compagni e invece arriva il quarto gol dei toscani, da qui scoppia il finimondo. Un centinaio di ultras rossoblù si spostano in massa dalla gradinata nord ai distinti, iniziando un'aspra contestazione nei confronti della squadra: lanci di fumogeni e cori contro giocatori e società, accusati per lo scarso impegno: match sospeso per oltre 40 minuti. Il Siena e l'arbitro Tagliavento escono dal campo, mentre i giocatori del Genoa rimangono sul terreno di gioco e vengono invitati dagli ultras a togliersi le maglie. Un gesto mai visto prima sui campi di calcio, che ha fatto salire la tensione alle stelle. Primi tentativi di Marco Rossi e Giuseppe Sculli per far desistere i tifosi dal loro intento, ma successivamente gli undici rossoblù si sono tolti la maglia e consegnata al capitano del Genoa. Un gesto che in seguito provocherà indignazione da parte di tutto il mondo dello sport e un’opinione pubblica che si accanirà anche in modo forse esagerato contro i tifosi rossoblù. Risultato: confermato l’1-4 in favore del Siena, 110 ultras genoani colpiti da Daspo, di cui 10 in custodia cautelare. In seguito verrà deferito anche il club, Preziosi e 16 calciatori (primo caso in Italia) per essersi tolti la maglia e di fatto aver ceduto alle intimidazioni dei tifosi.

4 ESONERATO MALESANI, PANCHINA AFFIDATA A DE CANIOgenoa_de_canio_malesani-2

I disordini di Genoa-Siena e soprattutto i due punti in tre partite costano cari ad Alberto Malesani. Dopo solo tre gare il "mollo" viene nuovamente esonerato e al suo posto sulla caldissima panchina rossoblù arriva Luigi De Canio, chiamato ad un'impresa a dir poco complicata. Il tecnico salta addirittura la presentazione e raggiunge la squadra direttamente a Milano, nel ritiro in vista della sfida al Milan e del delicatissimo match contro il Bologna. A Milano il Genoa perde 1-0 nel finale, ma mostra subito una reazione. A Bologna invece arriva una sconfitta per 3-2 che complica non poco la salvezza dei rossoblù.

5 GENOA-CAGLIARI E GENOA-PALERMO, LE VITTORIE SALVEZZAjankovic-genoa-2

Il Genoa fatica ed è costretto a giocarsi la permanenza in serie A fino all'ultima giornata. Alla fine obiettivo centrato per il Grifone, ma quanta fatica. Fondamentali le vittorie ottenute sul neutro di Brescia contro il Cagliari e soprattutto il successo dell'ultima giornata al Ferraris contro un Palermo che ormai non aveva più nulla da chiedere al campionato. In mezzo una sconfitta contro la super Udinese di Guidolin che ha reso fondamentale l'ultima gara dell'anno contro i rosanero. Con il Cagliari decisivo il gol di Jankovic, mentre la vittoria salvezza contro il Palermo viene decisa da Gilardino e Sculli (con Palacio squalificato). Il Genoa termina così il proprio campionato al diciassettesimo posto totalizzando 42 punti, sei in più del Lecce retrocesso in serie B.

6 MATRIMONIO E DIVORZIO LAMPO CON LO MONACOlo monaco

Neanche il tempo di archiviare il campionato 2011-2012 che Preziosi piazza il primo colpo per l'anno che verrà. Nel ruolo di direttore generale arriva Pietro Lo Monaco, autentico fuoriclasse del settore che ha fatto le fortune del Catania. Sembra così iniziare una nuova era in casa rossoblù, con il presidente che per sua stessa ammissione dice di voler fare "un passo indietro" lasciando ampi poteri al  nuovo dg del Grifone. Inizia il solito calciomercato rivoluzionario, il primo a partire è Rodrigo Palacio, direzione Milano, sponda Inter, ma in rossobù viene ufficializzato l'ingaggio del capocannoniere della serie B Ciro Immobile. La mano di Lo Monaco inizia a farsi sentire, Preziosi mostra le prime insofferenze e nascono i primi screzi. La presentazione delle maglie per la stagione 2012-2013 rappresenta l'ultimo momento felice dell'esperienza del dg messinese a Genova.

Genoa presentazione maglie 2012-2013

Poi la cessione di Perin al Pescara (voluta fortemente da Preziosi e non gradita da Lo Monaco) rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso. Il 28 luglio arriva l'indiscrezioni di una lite tra il dg ed Enrico Preziosi, è il punto di non ritorno. Pochi giorni dopo arriva l'ufficialità del divorzio di Lo Monaco dal Genoa, con l'ex Catania che tornerà sulla questione dopo qualche mese spiegando i motivi del suo addio.«Volevo una squadra forte, ma Preziosi non era di questa idea», dichiarazioni che incrinano ancora di più il rapporto tra i tifosi e il presidente.

7 PRIME SFIDE UFFICIALI, MALE IN COPPA BENE IN CAMPIONATOimmobile-2

Domenica 19 agosto prima gara ufficiale per il Genoa 2012-2013. L'incontro in programma è il primo turno di Coppa Italia contro il Verona al Ferraris. I rossoblù rimediano la prima delusione stagionale, a sorpresa infatti vince il Verona al termine dei calci di rigore. La rete di Jankovic non era bastata ai rossoblù, raggiunti dal pareggio dell'ex Bjelanovic. Dal dischetto errori proprio per Jankovic e per Immobile. E così si arriva alla prima di campionato tra lo scetticismo generale, alla prima domenica 26 agosto al Ferraris fa visita il Cagliari e qui il Genoa sfodera una gara da Genoa e vince 2-0. Decisive le reti di Immobile e Merkel e un super Frey. Sembra l'inizio di un anno ricco di soddisfazioni, ma in realtà si tratterà dell'unica vittoria rossoblù in casa in questa prima parte di stagione.

8 IL RITORNO DI BORRIELLOborriello-5

La solita rivoluzione in casa Genoa si conclude col botto. Negli ultimi giorni di mercato Enrico Preziosi raggiunge l'accordo con la Roma per il ritorno in rossoblù di Marco Borriello. L'ex attaccante di Milan e Juventus, si va ad aggiungere ai colpi estivi di Ciro Immobile e soprattutto a quello dell'esterno della Fiorentina Juan Manuel Vargas. Parte invece in direzione Bologna la grande delusione Gilardino. Il bomber ex Fiorentina non ha mai lasciato il segno a Genova e dopo soli sei mesi si trasferisce in Emilia. Tanti in ogni caso i movimenti di mercato, tra gli acquisti oltre ai già citati vengono acquistati dai rossoblù Daniel Toszer, dal Genk, Anselmo dal Palmeiras, Merkel dal Milan, Canini dal Cagliari, Bertolacci e Piscitella dalla Roma, Tzorvas dal Palermo, Melazzi dal Danubio e Ferronetti dall'Udinese. Tra i partenti oltre ai già citati Palacio e Giardino, Sculli, Constant, Kharja, Veloso, Von Bergen, Biondini, Tomovic, Ze Eduardo, Mesto e Birsa in un'autentica rivoluzione che cambia radicalmente volto ai rossoblù.

9 ESONERATO DE CANIO, ARRIVANO DELNERI E FOSCHIluigi-delneri-2

Dopo un inizio di stagione a dir poco travagliato la panchina di De Canio sembra dover saltare da un momento all'altro ed ecco che lunedì 22 ottobre arriva la notizia dell'esonero del tecnico rossoblù. Fatale al mister la sconfitta interna contro la Roma di Zeman, in una partita che definire rocambolesca sarebbe fin poco. In vantaggio per due reti a zero dopo pochi minuti il Genoa si fa recuperare nel finale del tempo e crolla drasticamente nella ripresa. Finale 4-2 per i giallorossi e De Canio esonerato. Al suo posto Preziosi sceglie Gigi Delneri, ex allenatore blucerchiato e vecchio pallino del presidente rossoblù. Ma non è l'unico cambiamento in casa rossoblù. Martedì 6 novembre viene ufficializzato l'ingaggio in qualità di direttore sportivo di Rino Foschi dopo aver allontanato Capozucca. L'inizio dell'era Delneri è scioccante: quattro sconfitte consecutive con Milan, Fiorentina, Napoli e Siena, poi il derby, la partita che avrebbe dovuto rappresentare la svolta della stagione, ma che così non è stata.

10 DERBY PERSO CONTRO LA SAMPDORIA sampdoria-genoa 3-1 18 novembre 2012 ©TM News Infophoto (10)

Dopo un anno di astinenza torna la stracittadina a Genova. Sampdoria e Genoa arrivano a giocarsi questa partita in condizioni pessime: blucerchiati terzultimi dopo sette sconfitte consecutive, rossoblù penultimi dopo quattro ko di fila. Due allenatori in bilico come Ciro Ferrara e Luigi Delneri, due squadre a pezzi con una lista infinita di assenti, due tifoserie in continua contestazione con le rispettive società, problemi di sicurezza col dubbio orario (pomeriggio o notturna) sciolto solo poche ore prima della gara. Insomma tutti gli ingredienti per un classico derby della paura. Vince la Sampdoria, 3-1 al termine di una partita ricca di emozioni, che ha visto i blucerchiati padroni della gara nel primo tempo, in gol con Poli dopo pochi minuti e sul 2-0 grazie alla sciagurata autorete di Bovo. Nella ripresa timida reazione del Genoa, in gol con Ciro Immobile, ma punito nel finale di gara dalla rete del definitivo 3-1 di Mauro Icardi, che ha mandato in visibilio la gradinata Sud e rivitalizzato tutto l’ambiente blucerchiato.

Samp-Genoa 3-1 © Tm News Infophoto

11 CENNI DI RIPRESA A SAN SIROciro-immobile-polemica-2

Le ultime due gare del 2012 mostrano un Genoa diverso che fa ben sperare per il 2013. Prima il pareggio contro il Torino al Ferraris ottenuto con un buon gioco. Poi la mezza impresa di San Siro, dove l'undici di Delneri riesce a strappare un punto all'Inter grazie al gol di Immobile, ma va addirittura vicino alla conquista dell'intera posta in palio. Un 2012 da dimenticare, ma chiuso quindi in modo onorevole e con un mercato già vivo in casa rossoblù. Ufficiali infatti gli arrivi di Floro Flores (per lui è un ritorno) e di Matuzalem. Due giocatori che potranno senza ombra di dubbio servire al tecnico rossoblù a far rialzare la squadra al momento al penultimo posto in graduatoria.

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